Il Cagliari batte il Pescara raggiungendo quota 41 in classifica e la salvezza matematica. Complimenti alla società, ai calciatori e all’allenatore Rastelli che anche quest’anno ha dimostrato il suo valore, dopo la promozione col primo posto nel campionato di Serie B nella passata stagione, mettendo a tacere con i fatti chi spesso e volentieri ha avuto atteggiamenti critici nei suoi confronti.
Ripresa decisamente noiosa, solo il Pescara prova ad attaccare ma senza creare grossi problemi alla difesa del Cagliari. Rafael dimostra il suo valore al 71’ intervenendo due volte, prima su un cross di Milicevic, poi sul successivo tiro di Benali, respingendo in entrambi i casi il pallone. Il Cagliari esce dal torpore primaverile nel finale, con il solito Sau che da una grossa mano a mantenere il possesso del pallone. Sul finale Muntari comincia a protestare furiosamente con l’arbitro Minelli: accusando la curva nord di cori razzisti. Il ghanese pretende che l’arbitro intervenga. L’arbitro fa proseguire ma il calciatore si riavvicina infuriato al direttore di gara. Il Sig. Minelli a quel punto ammonisce il giocatore che, infuriato, lascia il campo. Un brutto finale da verificare perché non è chiaro cosa sia effettivamente successo.
IL TABELLINO
Cagliari-Pescara 1-0
CAGLIARI (4-3-1-2): Rafael, Bruno Alves, Pisacane, Murru, Salamon, Joao Pedro, Barella (77′ Padoin), Ionita (58′ Faragò); Tachtsidis, Farias (65′ Sau), Borriello.
A disposizione: Crosta, Gabriel, Capuano, Di Gennaro, Deiola, Han.
Allenatore: Massimo Rastelli.
PESCARA (4-3-3): Fiorillo, Zampano, Fornasier, Bovo, Memushaj, Benali (72′ Kastanos), Muntari, Coulibaly (73′ Brugman) ; Milicevic (90′ Crescenzi), Caprari, Cerri.
A disposizione: Aldegani, Bizzarri, Coda, Bruno, Verre, Mitrita, Cubas, Muric.
Allenatore: Zdenek Zeman.
ARBITRO: Daniele Minelli
MARCATORI: 23′ Joao Pedro (Rig.) (C).
AMMONITI: 22′ Fornasier (P); 44′ Milicevic (P); 65′ Bruno Alves (C); 83′ Kastanos (P); 90′ Muntari (P).
NOTE: Muntari ha lasciato volontariamente il campo prima del fischio finale
Giorgio Lecis foto Ignazio Farris