A Como tre bambini con la sindrome di Kawasaki. Due sono ricoverati in terapia intensiva “Nessuna paura e nessun allarme”, osserva il primario della Pediatria del Sant’Anna, Angelo Selicorni
Tre bambini, di 5, 3 e 2 anni, residenti provincia di Como, sono stati ricoverati nelle scorse ore all’ospedale Sant’Anna di Como con sindrome di Kawasaki potenzialmente correlata al Covid-19. Lo rende noto l’Asst di Como. Per due di loro si è reso necessario il trasferimento nelle terapie intensive pediatriche di Bergamo, e di Milano, ospedale Buzzi, dato l’interessamento infiammatorio del tessuto cardiaco (miocardite), mentre il terzo bimbo è tuttora ricoverato al Sant’Anna dove si stanno ultimando gli accertamenti. “Nessuna paura e nessun allarme”, osserva il primario della Pediatria del Sant’Anna, Angelo Selicorni.
Un possibile legame tra il virus SarsCov2 e la Malattia di Kawasaki, una patologia che colpisce i bambini e la cui complicanza più temibile è l’infiammazione delle arterie del cuore. A fare luce su questo collegamento nei mesi scorso, i medici del dipartimento Pediatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Per la casistica degli ultimi mesi – dicono – il responsabile è il nuovo Coronavirus. Inoltre si è visto che questi pazienti hanno delle forme più severe delle malattia, che coinvolgono l’apparato cardiocircolatorio e talora necessitano di cure intensive. Gli esperti precisano che solo una piccola minoranza di bambini infettati da SarsCov2 sviluppa la Malattia di Kawasaki, meno dell’1%. “Si è detto che i bambini sono protetti dallo sviluppare forme gravi di polmonite da COVID-19 – aveva spiegato Lorenzo D’Antiga, direttore della Pediatria dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Nonostante ciò, stiamo imparando che questo virus può causare anche altre patologie, attivando il sistema immunitario dell’ospite e inducendo una risposta infiammatoria che può interessare qualsiasi organo, anche a distanza di tempo dall’infezione”. (Rainews)