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Marina Militare, oltre 50 mila ordigni bellici rimossi dalle acque italiane

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Oltre 50.000 ordigni esplosivi residuati bellici rimossi da mari, laghi e fiumi italiani. E’ questo il bilancio dell’attività dei palombari del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin) nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 al 18 ottobre 2019.

Queste complesse operazioni di bonifica rientrano nei compiti affidate dallo Stato per la salvaguardia della pubblica incolumità e sono oggetto di studio da parte dei reparti subacquei delle Forze Marittime degli Emirati Arabi che, in accordo al piano annuale di cooperazione con la Marina Militare, sono stati accompagnati dal G.O.S. per verificare come l’Italia conduca le operazioni subacquee per la bonifica degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi.

E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari della Marina al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare.

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