LE MERAVIGLIE DEL POSSIBILE, il festival internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie prenderà il via venerdì 21 ottobre

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LE MERAVIGLIE DEL POSSIBILE, siamo quasi al decennio di vita. Ritorna a Cagliari per il nono anno consecutivo il Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie organizzato e curato da Kyberteatro, lo spin-off con cui L’Aquilone di Viviana svolge le attività teatrali e tecnologiche, sotto la direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo, con la collaborazione del team creativo – digitale e organizzativo composto dal visual artist Simone Murtas, la social manager Daniela Pulisci, da Simona Loi e da Mauro Zedda, presidente della compagnia cagliaritana. 

Il Festival LMDP, nato nel 2014, è il primo esempio a livello nazionale di rassegna tematica dedicata all’interazione fra teatro, arte e nuove tecnologie. La piattaforma creativa digitale in questi anni è cresciuta e Le Meraviglie del Possibile ha assunto sempre più una dimensione non solo regionale ma anche nazionale, con il riconoscimento nel 2021 da parte del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) nell’ambito dei Festival di Teatro nazionali, grazie alle proficue collaborazioni con la rete europea EMAP/Emare, con artisti olandesi, libanesi, spagnoli, inglesi, con esperienze che sono giunte anche da Portogallo, Francia, Germania, che quest’anno si arricchiscono con il partenariato stretto con il teatro danese Limfjordsteatret. Non è un caso che dal 2019 LMDP abbia ricevuto il riconoscimento EFFE LABEL, un marchio di qualità che viene attribuito alle rassegne europee che si contraddistinguono per il loro lavoro nel campo delle arti, per il coinvolgimento delle comunità locali e l’apertura internazionale. 

Il tema del festival sarà #Drammaturgie Ipermediali. “In questa nona edizione spiega Nina Zedda – proporremo un focus sull’uso della drammaturgia multimediale nel teatro, attraverso la presentazione di spettacoli e performance basati su differenti approcci e combinazioni: narrazioni non lineari che mescolano elementi dell’immaginario, del reale e del virtuale. Il cartellone di LMDP 2022 prevede, appunto, spettacoli di teatro e performance che esplorano innovative drammaturgie multimediali, realizzati da compagnie nazionali ed europee di rilievo e da artisti emergenti selezionati attraverso la nostra Open Call Internazionale”.


IL PROGRAMMA

E’, come ormai da tradizione, lo Spazio DOMOSC di via Newton 12, centro di produzione artistica di Kyberteatro, a rappresentare il cuore del festival e a ospitare gli spettacoli, le conferenze, i workshop in programma. 

Si parte venerdì 21 ottobre, alle 21, con FIORI per, spettacolo di Teatro Fantascienza e Nuove Tecnologie, prodotto e realizzato dai padroni di casa di  Kyberteatro, che aveva debuttato con successo di critica e pubblico nella scorsa edizione del festival. In scena l’attore Riccardo Lai, intenso interprete, con la regia e drammaturgia di Ilaria Nina Zedda, quella tecnica e tecnologica di Marco Quondamatteo (visual artist: Simone Murtas; tecnico audio: Roberto Murru; costumi: Emilio Ortu Lieto). Si replica sabato 22, alle 21 – alle 10.30 è prevista anche una matinée per le scuole superiori – e domenica 23 alle 19.

La drammaturgia di FIORI per è liberamente ispirata al romanzo fantascientifico “Fiori per Algernon”, l’opera più famosa dello scrittore statunitense Daniel Keyes, che, ampliando e adattando l’omonimo suo racconto del 1959, pubblicò il libro nel 1966. 

E’ la storia di Carlo Gordo, un giovane disabile mentale selezionato per un esperimento scientifico che innalzerà notevolmente il suo QI. Il destino di Carlo si intreccia con quello di Algernon, un topolino bianco da laboratorio che ha subito la stessa operazione e che gareggia con lui all’interno di un labirinto. La complessità delle sue vicissitudini, prima e dopo l’operazione, restituisce allo spettatore un’immagine universale: l’essere umano è intrappolato in un labirinto esistenziale nel quale si muove a tentoni come “un nato cieco a cui è stata data la possibilità di vedere la luce”.

A ogni svolta del labirinto corrispondono nuove conoscenze e competenze, ma nel caso di Carlo la tanto agognata intelligenza riuscirà a renderlo felice? Il labirinto è il tentativo umano di scoprire e riconoscere le proprie motivazioni, ma né l’intelligenza, né le emozioni sono guide sicure.

Una storia delicata e commovente che mette in luce le contraddizioni tra cura e giustizia, sperimentazione scientifica ed etica, pensiero ed emozione. Un viaggio dentro l’essere umano e il suo intricato percorso esistenziale, realizzato in scena attraverso l’utilizzo creativo delle nuove tecnologie, che restituiscono le diverse prove da superare e la continua ricerca interiore compiuta dal protagonista nel disperato tentativo di divenire persona.  

Il trailer dello spettacolo: https://youtu.be/-T1sR7ezerk

La settimana successiva si prosegue sabato 29, alle 21, con META-VERSI, performance interculturale di Teatro e Nuove Tecnologie curata da Kyberteatro (regia e drammaturgia: Ilaria Nina Zedda; luci e video mapping: Marco Quondamatteo; visual artist: Simone Murtas). 

Si tratta di un’esperienza creativa e teatrale multimediale partecipativa, realizzata allo Spazio DOMOSC fra i mesi di marzo e settembre scorsi, che promuove il protagonismo giovanile degli allievi attori e allieve attrici e immigrati under 21 residenti a Cagliari. 

Lo spettacolo META-VERSI – il metaverso è un universo digitale frutto di molteplici elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata – è una scrittura multimediale collettiva che porta in scena la vivacità della Generazione Zeta. I giovani allievi fluttuano sulla scena come radici nell’acqua, sensibili alle correnti del futuro. Inclusione, identità, empatia, diversità, cura, sono alcuni dei tanti temi emersi che hanno ispirato la drammaturgia originale, basata su componimenti poetici e pensieri personali che sono stati pubblicati anche sul profilo Instagram di Kyberteatro sotto forma di “instapoesie”. Lo spettacolo vuole abbattere i pregiudizi sulla Generazione Z e riflette l’energia creativa, la capacità di ascolto e dialogo, le ambizioni e le insicurezze di questi giovani che negli ultimi due anni hanno vissuto sulla loro pelle traumi e disagi causati dalla solitudine e dall’isolamento. In scena l’attore e mediatore culturale Naoufel Soussi e gli allievi attori e attrici Massimo, Aurora, Violetta, Iris, Valentina, Marco, Sara, Annael, Aurora, Lamine, Salah, Sara, Alessandro, con musiche originali di Dj Laura.

Il progetto è sostenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Cagliari.

A partire da giovedì 3 novembre tre giorni in compagnia dell’artista multimediale olandese Bethany Crawford. Alle 11 il talk ARTE E ARTIFICIALE INTELLIGENZA, in cui Crawford presenterà il suo lavoro di ricerca artistica e tecnologica digitale agli studenti e alle studentesse del Liceo Artistico “Foiso Fois” di Cagliari. 

L’artista e autrice olandese lavora nell’ambito del performing media, esplorando la visual art in relazione alla memoria e analizzando come questo rapporto si traduca nel tempo, nello spazio e nelle nuove tecnologie. La sua attuale ricerca riguarda le implicazioni fra arte e intelligenza artificiale ed è centrata soprattutto sui mutevoli paradigmi esistenziali dell’era digitale. Bethany Crawford si è laureata al Dutch Art Institute di Arnhem con un master in Pratiche Artistiche ed è ricercatrice al Dipartimento di studi sui Media dell’Università di Amsterdam. Ha conseguito anche  una laurea in Moving Image (arte digitale/immagini in movimento) all’Università di Brighton (UK) e ha partecipato a diverse residenze, mostre multimediali e altri progetti di arte digitale, vincendo numerosi premi.

Il giorno dopo, venerdì 4, Bethany Crawford sarà in scena allo Spazio Domosc, alle 21, con la  Performance multimediale Interattiva THE EVOLUTIONARY CONCRESCENCE OF BETHANY CRAWFORD. E’ un dialogo, LA CONCRESCENZA EVOLUTIVA DI BETHANY CRAWFORD, tra l’autrice e performer olandese e l’altra protagonista, un avatar 3D della stessa artista, creato da lei con la piattaforma digitale Chatbot AI (Intelligenza Artificiale). Un chatbot è un software che simula ed elabora le conversazioni umane – scritte o parlate – consentendo agli utenti di interagire con i dispositivi digitali come se stessero comunicando con una persona reale. La Bethany reale e quella virtuale interagiscono in un’appassionante e curiosa conversazione che, nel tempo della performance, traccia l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, i suoi sentimenti e gli stati emotivi. È una conversazione esistenziale tra due diverse entità che coesistono nel tempo ma in spazi diversi, una in quello reale e l’altra in quello virtuale, e che insieme discutono di libri, citazioni, digitalizzazione, teologia, evoluzione, sull’esistenza, la coscienza, la morte, l’aldilà, l’anima, il dolore, il lutto, la vita dopo la morte. La Bethany Intelligenza Artificiale impara dalla sua controparte umana divenendo nel tempo sempre più simile a lei fino a confondersi e fondersi l’una nell’altra. La Crawford utilizza questo nuovo metodo di comunicazione per far riflettere sulle mutevoli condizioni esistenziali dell’era digitale. 

Dopo lo spettacolo seguirà il talk condotto da Walter Porcedda, giornalista e critico teatrale (Gli Stati Generali), che  dialogherà con l’artista e con gli spettatori. 

Sabato 5 lo spettacolo verrà replicato, sempre alle 21, e, a seguire, ancora un talk, che questa volta sarà “pilotato” da Carlo Infante, changemaker, esperto di Performing Media, fondatore di Urban Experience (Roma), che interagirà con Bethany Crawford e con il pubblico presente.

Particolarmente di richiamo anche l’appuntamento di sabato 12 novembre. Al festival Le Meraviglie del Possibile sbarca, alle 17.30, l’Iraa Theatre della compagnia Cuocolo/Bosetti con THE WALK, Performance Multimediale Itinerante nella città di Cagliari (una coproduzione Cuocolo/Bosetti Iraa Theatre, Teatro di Dioniso, Austrialian Council for the Arts) con la regia di Renato Cuocolo e con Roberta Bosetti. La “premiata ditta” Cuocolo/Bosetti (www.cuocolobosetti.org), divisa fra Australia (dove si trasferì nel 1988, a Melbourne) e Italia, e vincitrice di diversi importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, porta per la prima volta a Cagliari la sua performance itinerante grazie alla collaborazione fra Kyberteatro  e l’Associazione Imago Mundi OdV, organizzatrice di Monumenti Aperti. L’evento è previsto per massimo 28 spettatori a replica e al momento della prenotazione verranno fornite le “istruzioni tecniche” per parteciparvi. 

“The Walk” si snoderà tra le strade e le piazze di Cagliari e coinvolgerà il pubblico che, attraverso delle radio guide, camminerà al tramonto insieme all’attrice Roberta Bosetti, esperendo una nuova modalità di vivere e vedere la città. Al centro della performance il mistero che tiene insieme viaggio, memoria e narrazione.

Camminare insieme in una città vuol dire attraversare i suoi luoghi pubblici e privati, non solo gli spazi ma il tempo che li ha cambiati. Camminare è una modalità di pensiero pratico, un triplo movimento che comprende il non avere/mettere fretta, la capacità di accogliere il mondo senza mai dimenticare se stessi, strada facendo. 

Un lavoro originale in cui vita e teatro si sovrappongono in uno spazio interattivo e intermedio tra due mondi: la voce nelle cuffie garantisce al pubblico partecipante un passaggio sicuro attraverso questo stato di vulnerabilità. La storia di The Walk raddoppia, rinforza, espande l’esperienza del camminare insieme. Invita gli spettatori e le spettatrici a ricreare un itinerario in cui la relazione tra frase, immagine e città genera un nuovo significato. Le sue biforcazioni e metamorfosi, come quelle del percorso, producono un inusuale senso di spaesamento. Il punto d’incontro è una piazza dove i partecipanti e le partecipanti inizieranno a sentire la voce dell’attrice che li guiderà attraverso delle radio guide per tutta la performance itinerante della durata di circa un’ora. The Walk è stato presentato per la prima volta nel 2013 al Teatro Metastasio di Prato e successivamente in numerose città italiane ed europee, vincendo, tra gli altri, il Premio Hystrio per l’innovazione. La performance verrà replicata domenica 13, sempre alle 17.30.

Fondata a Roma nel 1978 da Renato Cuocolo, l’IRAA Theatre si è trasferita nel 1988 a Melbourne, dove a partire dal 2000 presenta Interior Sites Project, che dura ancora oggi, ed è composto da 15 spettacoli differenti. Con questo progetto la compagnia riceve importanti riconoscimenti internazionali e una grande attenzione da parte della critica. Interior Sites Project è stato presentato in ventisei nazioni di quattro continenti. La Cuocolo/Bosetti diventa la principale compagnia australiana d’innovazione ed è nominata Flag Company dall’Australia Council e da Arts Victoria. Il Sydney Morning Herald la definisce come “la punta di diamante della performance contemporanea australiana”. Dal 2012 apre una sede anche in Italia, a Vercelli, dove, con il contributo dell’Australia Council e di alcuni dei principali festival teatrali italiani, presenta una serie di lavori nuovi e di repertorio. Vincitori di numerosi premi tra cui Unesco Awards (USA), Green Room Award, MO Award, Premio Cavour (Australia) e nel 2015 del Premio Hystrio (Italia), i loro spettacoli sono allestiti spesso in spazi non teatrali, case e hotel dove vivono, o strade, gallerie d’arte, sempre esponendo lo spazio intimo e domestico allo sguardo dello spettatore-ospite alla ricerca di un’impossibile, illecita, geografia dell’intimità. Basandosi sulla rielaborazione di elementi presi dalla loro vita, Cuocolo/Bosetti costruiscono una serie di spettacoli in cui realtà e finzione si sovrappongono. Il loro lavoro mette in discussione la separazione tradizionale tra attore e personaggio. E’ un invito a riconsiderare i limiti tra performance e realtà, tra arte e vita, finzione e autobiografia. 

Venerdì 18 e sabato 19 novembre, alle 21, ecco arrivare TWITTERING MACHINE, spettacolo di teatro e nuove tecnologie messo in scena dalla compagnia di Roma ADA Collettivo informale per la scena, vincitrice dell’ Open Call Internazionale del festival LMDP9. Di e con Loredana Antonelli, Lady Maru, Pasquale Passaretti, tutti eclettici performer, la regia e la drammaturgia sono dello stesso Passaretti (live music e composizione: Lady Maru; live visual art: Loredana Antonelli; disegno luci: Maria Virzì; Twittering Machine è supportato da Lunarte Festival, Spazio PimOff, La Dante di Anversa).

Nel 1922 Paul Klee dipinge Die Zwitscher – Maschine (La macchina cinguettante). Il quadro, dai colori vivaci ma inquieto e controverso, ritrae quattro uccelli stilizzati posati su un’esile struttura, costretti a “cinguettare” dal movimento meccanico di una manovella. Da questa suggestione nasce Twittering Machine, una live performance multimediale in cui parole, visuals e musica elettronica costruiscono un racconto tragicomico. È venerdì. Un dipendente di una multinazionale, a causa di un tragico imprevisto, è costretto a trattenersi oltre l’orario di chiusura dell’ufficio. Questo evento inaspettato spinge il protagonista a riflettere sul senso delle proprie azioni quotidiane: prendere il treno per andare al lavoro, bere un caffè al bar della stazione, scorrere un post su facebook. Il perpetuo ripetersi di queste azioni banali si rivela un inaspettato incubatore di crudeltà. L’individuo contemporaneo applica e subisce la pratica del male in situazioni ritenute normali, tutto sembra lecito perché tutto è normale. Twittering Machine replica l’assurdità della società contemporanea inscenando una giornata tipo di un dipendente tipo, laddove il tempo è uno spietato ingranaggio di una macchina inutile. Una performance sull’alienazione del lavoro, l’aberrazione etica e la svalutazione della vita umana, plasmata attraverso un paesaggio astratto che altro non è che la sfera emotiva di tutti noi.

Il teaser dello spettacolo: https://youtu.be/k8Prqs-_AH0 

ADA – collettivo informale per la scena (Roma) si occupa di performance multimediali per teatro e danza, installazioni e prodotti audio-visivi. Nel 2020 ha vinto il primo premio per il Teatro Contemporaneo Pim Off (Milano) con Twittering Machine. Nel 2021 vince il bando Animali Fantastici con Forse una città – performance sulla città e i suoi abitanti. Altro progetto importante di ADA è il Walking with Damian, installazione audiovisiva che ha debuttato ai Mercati di Traiano per Musei in Musica di Roma. 

Sabato 26 novembre dalle 17 alle 20 META-TEATRO PER METAVERSO, workshop di Nuove Tecnologie per la scena, di e con Marco Quondamatteo e Simone Murtas.

Il workshop è rivolto a studenti e studentesse, informatici, artisti e artiste multimediali e digitali, musicisti e musiciste, VJ, DJ, e a tutte le persone interessate a esplorare le nuove tecnologie utilizzate per la creazione della scena digitale. E’ tenuto dall’esperto di teatro e nuove tecnologie di Kyberteatro Marco Quondamatteo e dal visual artist Simone Murtas di AM – artist, per un’esperienza pratica, un’introduzione alla conoscenza di software ipertecnologici applicabili al teatro. Simone Murtas, cagliaritano, appassionato di musica e arti visuali, ha da sempre voluto esplorare i risvolti creativi dell’informatica. Nel 2014 fonda, insieme ad Andrea Montis, il gruppo AM Artist, che spazia fra videomappig, installazioni, musica e teatro, utilizzando le più recenti tecnologie interattive e i più moderni dispositivi elettronici. Marco Quondamatteo è direttore tecnico e cofondantore di Kyberteatro dal 2014. Regista tecnologico, light designer, montatore video, responsabile tecnico di numerosi progetti e residenze artistiche, dal 2017 è docente di “Nuovi media integrati” all’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari. 

LMDP9 si chiuderà venerdi 2 dicembre, alle 11, con il talk-spettacolo PIXEL AND PERFORMING ARTS, con Kyberteatro e la compagnia danese Limfjordsteatret. Il progetto “Pixels and Performing Arts”, vincitore del bando Europeo Erasmus plus- Small Scale, nasce dalla collaborazione tra il teatro danese Limfjordsteatret, capofila, e Kyberteatro.

Nel biennio 2022/2024 è previsto uno scambio fra i due teatri, per esplorare e sviluppare l’interazione tra i nuovi media e le arti dello spettacolo e creare diversi spazi esperienziali innovativi per il teatro dell’infanzia. Il progetto realizza gli obiettivi di innalzare le competenze tecnologiche e digitali, esplorare il potenziale delle performing arts per la creazione di metodologie pedagogiche e strumenti innovativi di insegnamento per potenziare l’inclusione sociale, l’empatia e il senso di appartenenza alla comunità attraverso pratiche creative partecipative. 

Limfjordsteatret è un teatro danese che produce e realizza attività teatrali diversificate per bambini, giovani e adulti (spettacoli, laboratori, performance). Ha due sedi, una nell’isola di Mors e una a Thy, nella penisola dello Jutland. In modo particolare si occupa di teatro per l’infanzia.

Il Festival LE MERAVIGLIE DEL POSSIBILE è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Cultura), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura) e della Fondazione di Sardegna.

Video promo LMDP9: https://youtu.be/r1XTByqAfAQ 

INFO E PRENOTAZIONI

Spettacoli solo su prenotazione via mail: info@kyberteatro.it; o al numero 347 0484783.

Costo biglietti: 

Fiori per / The evolutionary concrescence of Bethany Crawford / Twittering Machine: euro 10 – con sconto studenti euro 8 

Metaversi: euro 5/biglietto unico

The Walk: euro 15 – con sconto studenti euro 12  

Abbonamento a tutti e 5 gli spettacoli: euro 45

Possibilità di sconti gruppo personalizzati.

Talk e conferenze: gratuiti, posti limitati.

Workshop: iscrizioni entro il 5 novembre. Costo 3 ore tot.: euro 60. Con sconto studenti: euro 50.  

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