Legge di stabilità 2016. Nessuna flessibilità sulle pensioni

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Approvata stamattina la Legge di Stabilità 2016 che conferma una manovra di circa 27 miliardi. Il premier sponsorizza la legge di Stabilità in 25 tweet: “Per la prima volta le tasse vanno giù”. Ma come è nel suo stile ci sono troppe bollicine : abolisce le imposte sulla casa, ma rimanda di un anno i tagli per le imprese. Rimanda la flessibilità sulle pensioni e infila il canone Rai nella bolletta elettrica

Pensioni

Non ci sarà la flessibilità sulle pensioni, cioè la possibilità di lasciare il lavoro prima rispetto ai paletti della Legge Fornero accettando un assegno più basso. Ma ci sarà una misura sperimentale che va nella stessa direzione. Il lavoratore a tre anni dalla pensione potrebbe scegliere il part time, compensando in parte la riduzione in busta paga con un acconto sulla pensione. E con lo Stato che si farebbe carico di una parte dei contributi per evitare effetti sul futuro assegno previdenziale. Lo schema è possibile già oggi in caso di accordo collettivo, cioè tra i sindacati e l’azienda. Diventerebbe praticabile anche in caso di intesa tra singolo dipendente e datore di lavoro. È possibile che la misura abbia un limite massimo di spesa, circa 100 milioni di euro l’anno per tre anni, e quindi di persone che potranno utilizzarla. Nel ddl di Stabilità ci sarà un nuovo intervento sugli esodati, i lavoratori che rischiano di rimanere senza stipendio e senza pensione. Ma dovrebbe riguardare 24 mila persone, contro le 50 mila chieste dai sindacati. E anche il via libera alle domande presentate quest’anno e poi congelate per opzione donna, il meccanismo che permette alle donne di lasciare il lavoro prima accettando una pensione calcolato con il sistema contributivo. L’esigenza di ammorbidire i paletti della Riforma Fornero 2011 che però cozza con le poche risorse.

Tasse

Abolizione TASI prima casa, abolizione IMU agricola e imbullonati(costo complessivo, intorno ai 5 miliardi).

Per le imprese:

  • taglio IRES: un punto e mezzo nel 2016 (quindi al 26%), con un’ulteriore riduzione di due punti nel 2017 che porterà l’IRES al 24%, rispetto all’attuale 27,5%.

super ammortamento investimenti, al 140% del valore dei beni acquistati (+40% rispetto all’attuale ammortamento al 100%);

  • decontribuzione nuove assunzioni a tempo indeterminato: proroga di un anno della misura, che però sarà ridotta, con un tetto massimo intorno ai 4mila euro (nel 2015, la decontribuzione è al 100% fino a 8060 euro);
  • sgravi fiscali sul salario di produttività;
  • nuovo intervento sul Regime dei Minimi: aumenta di 10mila euro il tetto di reddito per tutte le categorie, con un incremento più alto solo per i professionisti, che passeranno da 15mila a 30mila euro.
  • Un collegato per il lavoro autonomo, con sgravi fiscali (ad esempio, per le spese professionali) e nuove tutele in materia di maternità, congedi.

Altre misure

  • Canone RAI a 100 euro in bolletta elettrica;
  • aumento soglia pagamenti in contanti a 3mila euro, dagli attuali mille euro;
  • piano contro la povertà, con particolare attenzione ai minori;
  • investimenti per il Sud;
  • proroga bonus energia e ristrutturazioni.

Giorgio Lecis

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