Roma, Landini: “La Cgil è in piazza non contro qualcuno ma per il lavoro”

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Roma. La Cgil non è scesa in piazza “contro qualcuno”: lo ha chiarito il leader del sindacato, Maurizio Landini, spiegando che la manifestazione in piazza del Popolo a Roma ha voluto invece essere un richiamo “perché venga ascoltato il lavoro”. L’obiettivo, ha spiegato, deve essere quello di “riformare il Paese per rimettere al centro il lavoro, i diritti e la giustizia sociale”. Landini ha quindi sottolineato che la manifestazione è stata decisa prima dell’esito elettorale. “Siamo qui per avanzare proposte e per rivendicare di essere coinvolti”, ha rimarcato Landini. “Vogliamo cambiare il Paese” e “unire il mondo del lavoro e il sindacato”, aggiunge ricordando che sabato 22 ottobre “saremo di nuovo in piazza a Roma per una manifestazione unitaria per la sicurezza sul lavoro” di Cgil Cisl e Uil. “Lavorare insieme, non da soli al comando” – “Non abbiamo bisogno di uomini soli al comando. Abbiamo già pagato pesantemente in questi anni, sia per quelli che dicevano di essere di destra che di sinistra e poi facevano le stesse politiche. Bisogna trovare tutti insieme le soluzioni”, ha aggiunto Landini dal palco della manifestazione “Italia, Europa ascoltate il lavoro”. “In questi anni i governi e le opposizioni non hanno ascoltato le lavoratrici e i lavoratori, con scelte che sono andate nella direzione opposta. La condizione è peggiorata”, ha sottolineato. “Confronto o evitino di chiamarci a palazzo Chigi” – “Non vogliamo essere chiamati quando avete già deciso le cose. Lo dico a chi sta pensando di formare il governo perché ha vinto le elezioni. Non abbiamo alcuna pregiudiziale, giudichiamo tutti per quello che fanno”, ha rimarcato Landini riferendosi al prossimo governo, ma “do un consiglio: non utilizzi il metodo precedente, di chiamarci a palazzo Chigi per informarci di quello già deciso”, in tal caso “eviti di chiamarci perché non abbiamo intenzione di fare i servi sciocchi di qualcuno”. “Flat tax non è la via, serve riforma fiscale vera” – “Non è la flat tax quello di cui abbiamo bisogno. Serve una riforma fiscale vera, bisogna ridurre il carico fiscale sui lavoratori dipendenti e pensionati a partire dai redditi più bassi e rafforzare la lotta all’evasione. Allo stesso tempo “bisogna creare lavoro a partire da una lotta senza quartiere alla precarietà, che ha raggiunto livelli senza precedenti”, ha spiegato Landini rimarcando la necessità di cambiare “le leggi sbagliate” di questi anni, ha detto, a partire dal Jobs act.

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