A Gonnosnò l’Expo del Consorzio Due Giare sul tema “Fame Zero”

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Tutela dei sapori e dei prodotti locali. Ma contro ogni tipo di spreco. Ed insieme per lanciare un importante messaggio: accesso al cibo garantito a tutti in ogni parte del mondo.

Perché l’edizione 2023 di “2GIAREEXPO” non sarà una semplice sagra o rassegna enogastronomica. Ma la “due giorni” prevista a Gonnosnò, sabato 24 e domenica 25 giugno, sarà molto di più, come preannuncia lo stesso tema scelto per l’evento: “Fame zero”.

Sarà un festival della sostenibilità alimentare, ma anche ambientale, quello organizzato dal Consorzio turistico “Due Giare”, che ne ha affidato l’organizzazione a Nabui Società Benefit. Tanti gli ingredienti. Ci saranno le degustazioni per un numero limitato di visitatori, ma anche laboratori, musica. E soprattutto si parlerà tanto. E si parlerà molto di cibo e di tematiche legate al cibo e allo stesso messaggio dell’Expo, “Fame Zero”, appunto.

Tema declinato anche dall’ospite speciale della rassegna, il giornalista Stefano Liberti, che sarà protagonista di un importante momento di dialogo e confronto sabato 24 nel tardo pomeriggio.

L’iniziativa è stata presentata durante una conferenza stampa nella sede del Consorzio Due Giare a Baressa alla presenza degli amministratori locali e dei volontari delle Pro loco dei paesi del territorio, che saranno una delle anime della manifestazione.

Ci sarà spazio anche per una vetrina per i produttori e le imprese private della zona.

La scelta del tema, “Fame Zero” è stata fortemente voluta dagli organizzatori. “Il cibo oggi deve essere un contenuto culturale, attraverso il quale veicolare messaggi che hanno a che fare con le sfide globali”, ha spiegato Tomaso Ledda di Nabui, Società Benefit, “proprio come Società Benefit impegnata nell’innovazione sociale abbiamo scelto l’obiettivo due dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile, Fame Zero, come bussola per orientare noi stessi e gli attori locali verso dei percorsi di consapevolezza. La presenza di un ospite di prestigio come Stefano Liberti va in questa direzione”. Lo ha seguito il presidente del Consorzio Due Giare Lino Zedda: “Nella due giorni ci porremmo tante domande. Come anche noi possiamo dare il nostro contributo per combattere la fame nel mondo. E come le produzioni locali si possono sposare con i dettami dell’agenda per lo sviluppo sostenibile”. Un altro spunto di riflessione sarà una tovaglietta di carta, offerta ai visitatori nel 2GIAREEXPO, “per ogni paese una parola, che richiama un prodotto locale, un sapore o una caratteristica di quella comunità locale”, ha aggiunto Ledda, “potrebbe essere adottata dai ristoratori del territorio per il prossimo futuro”.

Idee, progetti, confronti. Perché il 2GIAREEXPO sarà anche il festival del dialogo e della parola, del confronto e della partecipazione. Il sipario si alzerà sabato 24 alle 16 con due laboratori su pane e pani saba, a cura delle Pro loco di Pompu e Sini nel museo etnografico della civiltà contadina. Obbligatoria la prenotazione per parteciparvi. Alle 17,30 nell’anfiteatro comunale la tavola rotonda sul tema del festival. Previsti gli interventi del presidente Zedda, del sindaco di Gonnosnò Ignazio Peis, dell’antropologa culturale Alessandra Guigoni, di Sara Porru, Project Manager e Funzionaria del Comune di Nuoro, responsabile di  SchoolFood4Change, progetto di sostenibilità alimentare in ambito scolastico legato alle mense e  Salvatore Boeddu,  Funzionario del Comune di Nuoro, responsabile di E.Wa.S – Soluzioni per l’Ambiente e per l’acqua in Uganda, progetto di cooperazione internazionale con il Comune di Nuoro come capofila per portare acqua pulita in Uganda. E ancora Matteo Illotto, della cooperativa di comunità vitivinicola “Sa Mussura”. “La tavola rotonda affronterà il tema dell’evento coniugando lo sguardo globale e quello locale e mettendo allo stesso tavolo, istituzioni, accademici e imprese”, ha aggiunto Zedda.

Alle 19 sempre nell’anfiteatro, l’ospite speciale del 2GIAREEXPO, Stefano Liberti, giornalista, scrittore e documentarista, che scrive su media nazionali e internazionali tra cui Internazionale, l’Espresso, Le Monde diplomatique, Al Jazeera, El Pais semanal.  Lui affronterà tutti i temi legati al cibo e alla sostenibilità alimentare, forte di numerose e importanti esperienze passate. Liberti è infatti autore di inchieste di geopolitica, che hanno spesso come centro temi quali l’immigrazione, il mercato alimentare, lo sfruttamento del suolo e dell’ambiente. Il suo libro del 2008 “A sud di Lampedusa. Cinque anni di viaggi sulle rotte dei migranti” gli è valso il Premio Indro Montanelli, mentre “Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo”, pubblicato nel 2011, è stato tradotto in più di dieci paesi.

Ancora sabato alle 20,30 degustazione a pagamento del panino “come lo fanno a Gonnosnò” e alle 21,30 la musica di Randagiu Sardu grazie alla collaborazione con l’associazione “Palazzo d’Inverno”. Poi la domenica 25 giugno. Alle 11 l’apertura delle esposizioni nel centro di Gonnosnò con, nel corso Umberto, il mercato delle imprese della zona e la vendita dei loro prodotti food.  Poi, protagonisti, Pro loco e volontari dei comuni del Consorzio. Baradili, Villa Verde e Usellus proporranno esposizioni di natura culturale. Dalle 13,30 degustazioni per i sapori di Gonnosnò, Pompu, Albagiara, Nureci, Villa Sant’Antonio, Curcuris, Sini, Baressa e Senis. Degustazioni gratuite e per un numero limitato di ospiti. Ogni visitatore potrà scegliere l’offerta culinaria di due paesi. Sempre alle 13,30 lo spettacolo itinerante “Musica all’improvviso”. 7“Siamo molto soddisfatti”, ha chiuso il presidente Zedda, “il nostro Expo torna dopo tre anni di pausa e con un tema così importante. Ringraziamo le Pro loco per la loro collaborazione”. Ringraziamenti ai quali si è unito il primo cittadino di Gonnosnò Ignazio Peis: “Siamo onorati di ospitare un festival, che sarà una vetrina per l’intero territorio”.

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