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“Una ciocca di capelli fuori dal velo è l’inizio della rivolta contro il fanatismo della polizia morale e la lotta per la libertà in Iran. A un anno dall’inizio di quel movimento di protesta la Camera del Lavoro
Metropolitana di Cagliari, in concomitanza con l’assemblea organizzata dalla Cgil nazionale questo pomeriggio in occasione della Giornata mondiale della democrazia, rilancia il sostegno alla battaglia per i diritti e per la libertà delle donne, ovunque quei diritti vengano calpestati.
L’assemblea di oggi ha l’obiettivo di sollevare l’attenzione e dare il sostegno del sindacato alle iniziative che domani verranno organizzate in tutta Italia dalla comunità iraniana. Il 16 settembre è il giorno in cui la giovane coraggiosa Mahsa Amini fu uccisa dalla polizia morale per essersi tolta il velo in pubblico. Fu quel fatto a innescare la scintilla del cambiamento e una rivolta senza precedenti.
Lo slogan “Donna, vita, libertà” ha invaso le strade del paese, trasformando le aule scolastiche, i luoghi di lavoro e gli spazi pubblici in luoghi di protesta e rivendicazione dei propri diritti. E lo stesso slogan è stato rilanciato in Sardegna, in Italia e in tanti paesi del mondo a sostegno di quella battaglia.
Le donne e gli uomini iraniani sono scesi in piazza fianco a fianco, uniti nella richiesta di libertà individuale e uguaglianza di genere. Ma la risposta delle autorità iraniane è stata brutale e feroce.
Decine di migliaia di persone sono state arrestate, maltrattate e torturate, la pena di morte è stata utilizzata come strumento di repressione politica. Una strage inaccettabile alla quale occorre mettere fine.
Perciò la Cgil considera fondamentale che la comunità internazionale si mobiliti: organizzazioni per i diritti umani e governi di tutto il mondo devono continuare a condannare in modo inequivocabile le violenze e le violazioni dei diritti umani in Iran.
Per questo anche la Camera del Lavoro di Cagliari ha inviato un’appello alle autorità Iraniane: bisogna esercitare pressioni sul governo iraniano affinché rispetti le richieste di riforma e ponga fine alla violenza contro il proprio popolo.“
