Annullate le libertà per i no vax

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L’odio è venuto a galla e ormai senza nessun pudore sono arrivate le misure più dure e più assurde contro la cosiddetta pandemia dal momento che è un laboratorio per sperimentare le tecniche della paura e il limite fino al quale ci si può spingere per limitare e annullare le libertà come quella di non poter rinnovare un documento scaduto negli uffici pubblici o recarsi all’ufficio postale a ritirare la pensione o per pagare una bolletta. Ecco chi non è vaccinato ha perso tutti i diritti fondamentali non è più una persona ma la causa di tutti i mali. Una mossa per gettare fumo negli occhi a chi ha scelto di vaccinarsi, spesso costretto dal ricatto di non poter più accedere e perdere il posto di lavoro e non aver più la possibilità di dare da mangiare ai propri figli. Ora se il maggior numero dei positivi sono i vaccinati con due o tre dosi la colpa è sempre addossata a chi non ha voluto il siero magico e si corre ai ripari cercando credibilità imprimendo un giro di vite alle cosiddette ridicole e pericolose “misure” sparacchiando bugie a destra e a manca proprio nel momento in cui si può notare l’inizio della fine della narrazione pandemica, è dovuta al fatto che la razza padrona non sa davvero cosa fare e come uscire dalla situazione in cui si è infilata.

Un errore dietro l’altro, nei supermercati si può comprare tutto ciò che è in vendita, lo stesso articolo nei negozi specializzati no, ha una logica? I governo dei migliori ha dato un enorme colpo all’economia reale del Paese,  attraverso il Recovery ha dato agli oligarchi europei il permesso di risucchiare le risorse del Paese, ha mentito a tutti, ha manipolato le cifre, ha ucciso con i suoi divieti di cura e i suoi vaccini imposti. Dopo aver usato la costituzione per sostituire la carta igienica, adesso ha bisogno del controllo militare che la pandemia permette di avere, per evitare la propria stessa fine e il caos totale che si sta concretizzando mentre un’informazione persino comica straparla di miracolo economico.

Non è certo un problema solo italiano, ma la pochezza del milieu politico che ci ritroviamo aumenta la sensazione di instabilità e spinge a operare in netto contrasto con le progressive aperture che si notano sia in Europa che in altre parti dell’occidente: così siamo diventati una piccola Australia senza canguri, ma anche senza risorse minerarie.  La pandemia deve continuare a tutti i costi non solo per onorare gli accordi sottobanco con Big Pharma e tutto l’universo di speculatori che vanno dalle mascherine ai tamponi, ma perché senza la pandemia non si potrebbe nascondere il disastro del Paese e l’ insolenza di un personaggio come Draghi.“Non si può nominare primo ministro chi è stato socio o lavora per la Goldman Sachs, grande banca di affari americana”. Sono le parole decise e taglienti pronunciate in tempi non sospetti dall’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che non era un ingenuo. Mario Draghi? “Un vile affarista. E’ il liquidatore, dopo la famosa crociera sul Britannia, della svendita dell’industria pubblica italiana, quando era direttore generale del Tesoro. E immagina cosa farebbe se fosse eletto presidente del consiglio dei ministri. Svenderebbe tutto ciò che rimane ai suoi comparuzzi della Goldman Sachs”

 Si, la pandemia deve continuare fino a che si può spacciare qualche bugia, fino a che si può congelare la situazione  anche se ovviamente questo peggiora tutti gli indicatori e porta con maggiore rapidità al disastro. Non è certo un caso se Goldman Sachs l’istituzione di riferimento per Draghi, fatto sapere di preferire il proprio ex dirigente nella veste di primo ministro piuttosto che di presidente, proprio per evitare uno sbandamento politico, il che è la stessa ragione per cui egli vuole salire al Quirinale dove potrebbe muovere le pedine internazionali senza rischiare di essere travolto dalla mischia.

Si ha l’impressione che solo una ridotta percentuale di popolazione può ormai avere interesse a mantenere la testa sotto la sabbia, quella che ha legato da molto tempo i propri destini agli assetti spartitori e clientelari della politica politicante: si tratta generalmente della parte parassitaria del Paese formata dalla media e altra borghesia cittadina che lavora nei settori della finanza, dell’amministrazione sia centrale che periferica, dell’insegnamento, delle pubbliche relazioni e della pubblicità oltre che del giornalismo.

E’ da lì che arriva il fanatismo pandemico e vaccinale che viene visto come occasione di mantenere le proprie rendite di posizione nel corso di un rapido declino, quel che è certo è che faranno di tutto per tenersi ben stretti al virus, per tentare di sopravvivere.

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