Cagliari. Sequestrate slot machine irregolari e utilizzate fuori orario

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Cagliari. La Squadra Amministrativa della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e del Commissariato di P.S. di Quartu Sant’Elena con la collaborazione della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, hanno effettuato diverse controlli a Cagliari, Sestu e Burcei per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo, allo scopo di tutelare gli operatori che esercitano nel rispetto della legalità e soprattutto per combattere la ludopatia che colpisce le fasce sociali più deboli e che è spesso all’origine di gravi drammi sociali e familiari.

A Cagliari sono stati controllati 7 esercizi pubblici, nel corso dei quali sono stati rinvenuti e sequestrati 5 slot machine, risultate irregolari in quanto non collegati alla rete telematica dei Monopoli di Stato e senza il previsto nulla osta all’esercizio. Per queste infrazioni sono state comminate sanzioni per un totale di 11,600,00 euro ed è stato sequestrato il denaro contenuto all’interno delle Slot, che sarà oggetto di confisca da parte dei Monopoli di Stato.
Inoltre sono state contestate le infrazioni all’ordinanza del Sindaco di Cagliari con la quale vengono disposti i limiti di orario per l’esercizio delle sale da gioco e l’utilizzo delle slot machine, la mancanza della tabella espositiva dei tassi alcolemici per i locali che somministrano oltre le ore 24,00 e l’assenza delle formule di avvertimento sul rischio patologico della pratica del gioco con vincite in denaro.
Per un pubblico esercizio sono in corso gli accertamenti relativi alla posizione dei dipendenti, non assunti con regolare contratto di lavoro e per i quali saranno effettuate le previste segnalazioni all’ispettorato del lavoro.

Nel corso dei controlli all’interno di un circolo privato nel territorio di Sestu è stata accertata la presenza di tre apparecchi e congegni elettronici difformi alla normativa vigente che sono stati sequestrati e per i quali è stata comminata la sanzione di 7000 euro al presidente del circolo e altri 7000 euro sono stati contestati al fornitore degli apparecchi in quanto illegali.

Nel comune di Burcei, sempre presso un circolo privato, i poliziotti hanno contestato la vendita e somministrazione di bevande e alimenti e la mancata esposizione del listino prezzi comminando una sanzione di 5600 euro.

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