Oggi più che mai c’è bisogno di pace: basta con le guerre che insanguinano il pianeta e mietono vite innocenti, spargendo distruzione e sofferenza. Oggi il vero nemico comune da battere – per ognuno degli abitanti della terra – è il Covid-19.
Questo il senso dell’accorato appello che ieri ha pronunciato Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, durante una conferenza stampa on-line, chiedendo un cessate il fuoco globale a tutti i paesi impegnati nelle guerre, in ogni angolo del mondo.
I numeri dei contagi sono allarmanti: in tutto il mondo si contano ormai 16.574 morti e 382.108 casi di contagio (fonte: John Hopkins University), con più di un miliardo di persone chiuse da giorni nelle proprie case.
“Per questo – ha detto il Segretario Generale delle Nazioni Unite – oggi chiedo un cessate il fuoco mondiale a tutti gli angoli della terra. E’ ora di fermare i conflitti armati e focalizzarci insieme sulla vera lotta per le nostre vite”.
“Al virus – ha proseguito Guterres – non interessano nazionalità, gruppi etnici, credo religiosi li attacca tutti, indistintamente. Nel frattempo, i conflitti armati imperversano nel mondo e a pagarne il prezzo più alto sono i più vulnerabili, le donne, i bambini, persone con disabilità, marginalizzati, sfollati, che rischiano sofferenze e perdite devastanti a causa del Covid-19”.
Affinché la sua richiesta fosse ancora più forte, Guterres si è rivolto direttamente ai paesi impegnati in guerra. “Alle parti in conflitto, io dico: ritiratevi dalle ostilità. Accantonate diffidenza e animosità. Fermate le armi, l’artiglieria, i raid aerei. È fondamentale per aiutare a creare corridoi che permettano di salvare vite, aprire preziosi spazi alla diplomazia, dare speranza a luoghi vulnerabili al Covid-19”.
“Traiamo ispirazione – ha concluso il Segretario ONU – da coalizioni e dialoghi che prendono lentamente forma tra parti avverse per consentire un approccio unito alla minaccia comune del Covid-19. Ma ci serve molto di più. Arrestare la piaga della guerra, e combattere la malattia che sta minacciando il nostro mondo, comincia con il porre fine ai conflitti, ovunque. Ora. È ciò di cui la nostra famiglia umana ha bisogno adesso più che mai”.
Alberto Porcu Zanda