Edoardo Bennato, nel rock italiano c’è ancora spazio per lui

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Energia pura ieri sera al Parco della Musica di piazza Nazzari. Il merito, indiscutibilimente, è per il sempre verde Edoardo Bennato che, a dispetto della sua età ( 75 anni), si conferma ancora un punto fermo della musica italiana.

Ancora oggi, “Il Gatto e la volpe”, “Arrivano i buoni” “Bravi ragazzi”, “La Torre di Babele”, “Cantautore”, “Il rock di Capitan Uncino”, “Italiani” e le “Ragazze fanno grandi sogni”, riescono a sincronizzare diverse generazioni. Genitori e figli cantano insieme brani che, volenti o nolenti, tutti conoscono.

“A’ musica”, che nella smorfia napoletana ha il numero 55 è, nelle parole del cantautore partenopeo, la protagonista della sua vita. Un percorso cominciato proprio da questo numero civico e proseguita con grande fortuna umana e successo artistico.

Ed è anche protagonista della vita di tutti coloro che non smettono di pensare ed avere dubbi, di sognare, di credere nella giustizia, nella pace, nella possibilità di avere fiducia nel prossimo e nel futuro. Nel Peter Pan Tour, finalmente in città dopo la sospensione per l’emergenza Covid, essa è rappresentata al meglio anche grazie ai componenti della sua band, che catturano il pubblico con esecuzioni magistrali alla batteria e alla chitarra elettrica che fanno il paio con l’armonica a boccadel cantastorie napoletano.

E se si ci pone dei dubbi, l’unica cosa certa è che Il rock n’ roll è servito.

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