Il Green pass per parrucchieri ed estetisti un incentivo al lavoro nero

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Dal 20 gennaio scatta l’obbligo di green pass anche per le attività di servizio alla persona: più precisamente, significa che i clienti di parrucchieri, barbieri e saloni di acconciatura, centri estetici, studi di tatuaggi e attività simili per entrare devono assolutamente possedere ed esibire il green pass.

Ma quale certificato serve per parrucchieri ed estetisti?

Quello base, cioè il passaporto verde Covid che viene rilasciato anche in seguito a tampone rapido negativo effettuato nelle 48 precedenti (anche in farmacia e anche in centri privati) oppure test molecolare eseguito nelle 72 ore prima.

Gli abusivi festeggiano

Ora l’allerta nel settore è altissima nei confronti di abusi di professione e lavoro nero, che sono incentivati ad aumentare. Confartigianato, in collaborazione con EBAV, in occasione di una indagine condotta nel 2021 ha già evidenziato come la pandemia abbia ridotto la frequentazione di saloni e centri estetici. Ora si aggiunge il rischio dell’abusivismo alimentato dai clienti “no green pass”.

Per questo chiedono agli organismi di vigilanza tolleranza zero e una intensificazione di controlli e sanzioni.

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