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Ritratto di famiglia (in un inferno) con “456”, una commedia nera scritta e diretta da Mattia Torre, con Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino e con Giordano Agrusta, con scene di Francesco Ghisu, disegno luci di Luca Barbati e costumi di Mimma Montorselli – produzione Marche Teatro, Nutrimenti Terrestri e Walsh, in cartellone mercoledì 6 marzo alle 21 al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, giovedì 7 marzo alle 21 al Teatro Civico “Gavì Ballero” di Alghero e venerdì 8 marzo alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale sotto le insegne della Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa firmata CeDAC Sardegna.
La pièce firmata da uno degli autori di spicco del panorama italiano (da testi teatrali come “In mezzo al mare”, “Migliore” e “Qui e Ora”, a serie tv come “Buttafuori”, “Boris”, da cui è tratto l’omonimo film e “La linea verticale”, Premio David di Donatello 2021 per la sceneggiatura di “Figli”), descrive le dinamiche feroci e la drammatica quotidianità di un piccolo nucleo familiare, nell’isolamento di una valle ai confini dell’ignoto. «Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi» – si legge nella presentazione –. «Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta anni prima, litigano, pregano, si odiano. Ognuno dei tre rappresenta per gli altri quanto di più detestabile ci sia al mondo».
“456” propone con la cifra ironica, lucida e spietata di Mattia Torre, prematuramente scomparso nel 2019, una situazione insostenibile, gravida di tensione, che però si stempera nella tregua apparente necessaria per accogliere al meglio «un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro». Una temporanea sospensione delle ostilità, che non durerà a lungo…
