Lavoratori Porto Canale, delegazione in Consiglio regionale

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Il Governo regionale sta preparando con il massimo impegno l’incontro già fissato a Roma per il 26 giugno e, per quanto riguarda il Consiglio, c’è la massima collaborazione per arrivare ad una soluzione positiva e concreta in tempi brevi”.

Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais si rivolge ai sindacalisti e ai lavoratori del Porto canale al termine dell’incontro odierno insieme ai capigruppo e all’assessora del Lavoro Alessandra Zedda.

Cgil, Cisl, Uil, Ugl ed Rsa aziendali, ribadendo l’avvio dell’iter di licenziamento per i lavoratori della Cict, hanno rimarcato il ritardo delle istituzioni regionali nonostante il calo progressivo del traffico dei container manifestato fin dal 2017.

Noi riteniamo che il porto – ha detto la delegazione- abbia tutti i requisiti per tornare ad essere competitivo e per questo chiediamo due cose: che il Governo nazionale se ne faccia carico al massimo livello e che la Regione attivi una “regia” unitaria per mettere a disposizione dell’infrastruttura strumenti la Zona franca doganale e la Zona economica speciale capaci di attrarre nuovi imprenditori e nuovi investimenti.”

Non ci vogliamo accontentare – hanno concluso i sindacati – di soluzioni difensive come quella del ricorso agli ammortizzatori sociali che possono essere utili in una breve fase di transizione ma poi devono essere superati dai progetti per il rilancio del porto.”

L’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha detto: “Non è il caso di fare polemiche ma è un fatto che la società concessionaria non ha raggiunto per ben 3 anni gli obiettivi di traffico fissati dal contratto e quindi sarebbe stato necessario intervenire prima. Tuttavia siamo al lavoro per restituire al porto di Cagliari ed alla Sardegna il ruolo che ha sempre avuto nel trasporto marittimo delle merci”

Non è un ben servito alla Cict un invito a rendere più efficace la sua permanenza sul capoluogo sardo: “In questa fase molto delicata della vertenza, riteniamo che la società concessionaria debba comunque mantenere una sua presenza attiva, sia per consentire l’accesso dei lavoratori alla Cassa integrazione straordinaria che ha una procedura molto semplice, sia soprattutto per ridurre al massimo i tempi della transizione e far partire al più preso i progetti di rilancio della struttura, in collaborazione con l’Autorità portuale.”

L’esponente della giunta Solinas ha ribadito che nell’incontro di giovedì a Roma sarà chiesto lo stop alla procedura di licenziamento e un nuovo programma di sviluppo. anche il livello del “tavolo” di confronto

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