Monumenti Aperti nei paesi dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano, sabato 6 e domenica 7 maggio

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San Sperate

Ci saranno anche Nuraminis, Samatzai, San Sperate, Ussana e Villasor tra i comuni che sabato 6 e domenica 7 maggio inaugureranno la ventisettesima edizione di Monumenti Aperti. Fino al 4 giugno, lungo cinque fine settimana, sessanta amministrazioni comunali della Sardegna ospiteranno la manifestazione e apriranno le porte dei loro beni culturali più preziosi per offrirli al racconto di migliaia di giovani studenti. Numerosa la presenza di enti locali che entrano per la prima volta nella rete, a testimonianza della vivacità dell’iniziativa nata a Cagliari nel lontano 1997.

L’Unione dei Comuni del Basso Campidano sarà presente alla ventisettesima edizione di Monumenti Aperti con 36 monumenti raccontati da studenti e volontari nel fine settimana di sabato 6 e domenica 7 maggio. 

Così commentano i sindaci dei Comuni partecipanti: «Monumenti Aperti è un’occasione irripetibile di condivisione di un patrimonio culturale ed etnologico ricco e omogeneo, frutto del comune percorso storico che ha caratterizzato le comunità interessate».

I MONUMENTI

A Nuraminis si potrà visitare la Tomba Bizantina, in località S. Costantino, scoperta per caso negli anni Novanta – quando il proprietario del campo in cui è situata sprofondò al suo interno – e ora al centro di uno studio archeologico più approfondito; il Lavatoio pubblico di Nuracesus, importante esempio di archeologia industriale; l’Ex Montegranatico, realizzato nel 1900 e considerato, a tutti gli effetti, la banca del grano del territorio. Saranno visitabili anche le chiese della comunità, a partire della Chiesa di San Pietro Apostolo, esistente fin dal XII secolo; la Chiesa della Confraternita del Rosario; la Chiesa campestre di San Lussorio e quella dedicata a San Vito Martire, a Villagreca.

Info utili: ufficiostaff@comune.nuraminis.ca.it

A Samatzai aprirà le porte Sa domu de su ferreri, acquisita dal Comune e ora importante laboratorio che mette in mostra gli utensili del secolo scorso e una muratura perimetrale in làdiri e il cortile acciottolato; Su Nuraxi, nella strada comunale Samatzai – Guasila, che sarà visitabile durante un’escursione all’insediamento nuragico meglio conservato tra i circa venti presenti nel territorio; la Chiesa di San Giovanni e quella di Santa Barbara; il Monte Granatico, risalente addirittura al 1761.

Info utili: giunta@comune.samatzai.ca.it / Tel. 340 4188538

Al paese museo di San Sperate sarà visitabile il Giardino Sonoro, casa delle sculture realizzate da Pinuccio Sciola nel corso di tutta la sua vita. Uno spazio metafisico e un luogo d’arte, in cui coinvolgere tutti i sensi alla scoperta della natura e del suo elemento più misterioso: la pietra. Spazio anche ai murales, con il racconto de S’Unda Manna, opera che raffigura la tragedia dell’inondazione del 1892 che tolse la vita a 68 persone, e di Il Santo Patrono, opera realizzata da Angelo Pilloni che raffigura la processione per le strade del paese; si potranno visitare anche il Museo del Crudo e la Croce Santa; e le chiese, tra cui la Parrocchia di San Sperate Martire, la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa di Santa Lucia.

A Ussana aprirà le porte la Chiesa di San Saturnino, che presenta al suo interno un sarcofago romano appartenente al III secolo d.C.; l’Oratorio del Rosario, la Chiesa di San Sebastiano Martire e il Monte Granatico. Saranno visitabili anche il Complesso termale, in località San Lorenzo, databile al IV secolo d.C., e il Ponte Segafenu, edificato nel 1797 e protagonista della vita agricola – e non solo – della comunità. Il ponte subì gravi danni nel 1892 a causa del nubifragio ricordato come “l’onda di San Sperate”.

A Villasor le guide accompagneranno i visitatori nell’Ex Convento dei Cappuccini, costruito nel 1630 e ancora oggi luogo del meraviglioso giardino con l’antica cisterna che per decenni fornì l’acqua alla popolazione, prima della costruzione dell’acquedotto “pensile”; spazio anche per il Castello Siviller, costruito nel 1415 e al centro delle vicende aragonesi del Sud Sardegna, prima come baluardo difensivo rispetto alle possibili incursioni dei ribelli, poi come residenza signorile; l’Archivio storico comunale, che raccoglie i dati della comunità dal 1844 al 1969; le chiese di Santa Vitalia, Sant’Antioco, San Biagio; le case campidanesi Medda e Podda; il Parco comunale e Sorgenti Su Pardu e il sito archeologico Su Sonadori, nella strada statale 293, dove si potrà visitare la struttura nuragica complessa del territorio, derivante dalla fusione di una singola torre originaria con sei edifici adiacenti. 

Info utili: cultura@comune.villasor.ca.it

L’elenco completo degli eventi collaterali è consultabile sul sito monumentiaperti.com

INFORMAZIONI UTILI

I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 6 maggio e domenica 7 maggio dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00, salvo dove diversamente specificato. 

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

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