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Sono trentasei i premiati, ventuno donne e quindici uomini, tutti esempi di alto impegno civile e di dedizione al bene comune presenti nella società e nelle istituzioni.
Riconoscimenti, limpida testimonianza di valori repubblicani, quelli decisi oggi dal capo dello Stato, nei confronti di persone che si sono distinte nella vita per il loro impegno civile, nel campo della legalità, del diritto alla salute, nel volontariato, nell’inclusione sociale, nella solidarietà.
Tra i premiati decisi ‘motu proprio’, dal Presidente Sergio Mattarella, c’è anche padre Salvatore Morittu, “Per avere – dice la motivazione dell’onorificenza a Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana – dedicato tutta la sua vita al contrasto alle tossicodipendenze e all’emarginazione sociale”.
Padre Morittu, classe 1946 di Bonorva in provincia di Sassari, è da sempre in prima linea contro tutte le dipendenze, siano queste da droghe, da alcol, da videopoker od altro.
Una missione, quella di Padre Morittu, spesa a salvare gli altri senza distinzione di etnie o provenienze, con l’obiettivo di aiutare a ricostruire vite e percorsi esistenziali disagiati.
Nel 1980 ha fondato a Cagliari la Comunità San Mauro, prima comunità terapeutica residenziale per tossicodipendenti in Sardegna; nel 1982 fonda la Comunità di S’Aspru, nelle campagne di Siligo (Sassari) utilizzando una vecchia fattoria di proprietà della Diocesi di Sassari.
Nel 1984 crea il Centro di Accoglienza ‘Città di Sassari’ con le stesse funzioni di quello di Cagliari; nel 1984 fonda l’’Associazione Mondo X – Sardegna per la difesa dell’uomo’, associazione di volontariato con personalità giuridica e iscritta all’Albo regionale del volontariato.
Nel 1985 crea la terza comunità, la Comunità di Campu ‘e Luas, a 20 chilometri da Cagliari, utilizzando una scuola professionale dismessa di proprietà della Regione Sardegna; dal 1985 accoglie in Comunità i giovani sieropositivi all’HIV e i malati di AIDS.
Nel 1990 è socio fondatore della Società Italiana Tossicodipendenze, che raccoglie a livello nazionale, i più celebri ricercatori in ambito medico-farmacologico-sociale e pubblica la Rivista ‘Medicina delle Tossicodipendenze’.
Una vita ‘in battaglia’ quella di Padre Morittu che oggi – giorno del ricevimento dell’onorificenza – festeggia doppiamente, con le dimissioni dall’ospedale dopo un mese di degenza, per essere guarito dal Covid.
I nomi degli altri premiati: Chiara Amirante, 54 anni (Roma); Domiziana Avanzini, 48 anni (Trieste); Nazzarena Barboni, 51 anni (Camerino -Mc); Carolina Benetti, 89 anni (San Giovanni Lupatoto-Vr); Rachid Berradi, 45 anni (Palermo); Valentina Bonanno, 30 anni (Palermo); Alma Broccoli, 92 anni (Dormelletto-No); Laura Bruno, 91 anni (Crotone); Angela Buanne, 54 anni (Napoli); Ciro Corona, 40 anni (Napoli-Scampia); Nicoletta Cosentino, 49 anni (Palermo); Don Luigi D’Errico, 58 anni (Roma); Aldo Andrea Di Cristofaro, 77 anni (Bagnaturo di Pratola-Aq); Vittoria Ferdinandi, 34 anni (Perugia); Anna Fiscale, 32 anni (Verona); Danilo Galli, 40 anni (Roma); Cinzia Grassi, 62 anni (Roma); Elisabetta Iannelli, 52 anni (Roma); Sara Longhi, 38 anni e Alfonso Marrazzo, 36 anni (Bologna); Egidio Marchese, 52 anni (Aosta); Don Tarcisio Moreschi, 73 anni e Fausta Pina 73 anni (Brescia); Enrico Parisi, 28 anni (Corigliano-Rossano- Cs); Valeria Parrini, 65 anni (Piombino); Immacolata (detta Titina) Petrosino, 73 anni e Ugo Martino, 73 anni (Isernia); Michela Piccione, 35 anni (Sava-Ta); Serena Piccolo, 18 anni (Pomigliano d’Arco-Na); Enrico Pieri, 86 anni (Sant’Anna di Stazzema-Lu); Christian Plotegher, 45 anni (Rovereto-Tn); Fabiano Popia, 77 anni (Valsinni-Mt); Giovannella Porzio, 24 anni (Torino); Rachele Spolaor, 25 anni (Mestre-Ve); Mattia Villardita, 27 anni (Savona).
Alberto Porcu Zanda
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