Test all’imbarco in Sardegna. Mario Nieddu: “Tre condizioni”

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La Regione Sardegna pone al Governo tre condizioni per fare i test agli imbarchi in Sardegna. L’accordo, riportato dalla testata online unionesarda.it al momento riguarda la regione Lazio.

Spiega l’assessore alla Salute Mario Nieddu:

“I controlli devono essere sotto l’egida e a carico del governo”.

“I passeggeri di tutti i voli e le imbarcazioni in partenza per la Sardegna vanno sottoposti a tampone rapido”.

“Un protocollo per il rientro in sicurezza nelle loro abitazioni dei positivi. Nel caso non sia possibile e fosse necessaria la quarantena in Sardegna, deve essere a spese del governo”.

L’assessore si dice fiducioso sull’intesa: “Si può raggiungere in tempi rapidi perché il governo mi sembra interessato”.

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6 thoughts on “Test all’imbarco in Sardegna. Mario Nieddu: “Tre condizioni”

  1. certo e se disgraziatamente uno dovesse risultare positivo e asintomatico prima del imbarco, perde soldi del biglietto (nave o aereo) e affitto del appartamento (e chi glieli ridà?)
    Faccio inoltre notare che personalmente, non mi imbarco nemmeno su un traghetto se non ho la certezza di essere negativo, in quanto non ho nessuna intenzione di trascorre due o tre settimane sotto sequestro in un appartamento o peggio in sardegna.

    Saluti.

    1. Bella affermazione “sotto sequestro in un appartamento o peggio in sardegna”. Stia tranquillamente a casa sua che la Sardegna ce la godiamo noi.

      1. mancava la virgola, intendevo dire sotto sequestro in un appartamento (o peggio intendevo qualche struttura ospedaliera), quindi vorrei sapere prima di imbarcarmi il risultato del test.
        Ovviamente se sono in Sardegna non vorrei dover restare rinchiuso per due/tre settimane in una casa, adoro la Sardegna e ho sempre conosciuto sardi molto amichevoli e simpatici.

  2. mancava la virgola, intendevo dire sotto sequestro in un appartamento, quindi vorrei sapere prima di imbarcarmi il risultato del test.
    Ovviamente se sono in Sardegna non vorrei dover restare rinchiuso per due/tre settimane in una casa, adoro la Sardegna e ho sempre conosciuto sardi molto amichevoli e simpatici.

    1. Scusi la mia risposta un po’ rabbiosa ma in questi giorni non facciamo altro che sentire attacchi alla nostra isola. E quindi la difendiamo. Speriamo che il virus diventi un ricordo lontano e la prossima estate ci rifaremo di sole e mare. Ma soprattutto speriamo che, chi è positivo, sia sempre asintomatico e non abbia sintomi tali da essere ricoverato. Anche oggi la Sardegna conta 81 casi su 1.081 tamponi . Di questi 77 sono asintomatici a casa in isolamento domiciliare.

      1. Si, ho letto anch’io tante cose in questi giorni sulla Sardegna che ritengo esagerate.
        Credo che ognuno come spesso capita porti acqua al suo mulino, è che le cose in italia vengono sempre gestite in qualche maniera e mai con una modalità che possa garantire un determinato livello di qualità.
        Intendo dire che il governo ha sbagliato a concedere un liberi tutti, ci volevano maggiori controlli sin da Giugno cioè in bassa stagione, non avrei concesso (ma non per discriminazione) arrivi da paesi stranieri e obbligo di mascherina per tutti e avrei evitato la riapertura di discoteche e di luoghi di assembramento (se non ben gestito).
        Ovviamente chi parte per la Sardegna, affitta un appartamento, prenota e spende soldi per un viaggio, secondo me non si prende in considerazione anche il danno economico nel caso che una persona si veda costretta a rinunciare improvvisamente alla vacanza e come anticipavo prima, non si può pretendere che una persona si imbarchi se deve fare un test, senza conoscerne immediatamente l’esito, in quanto è assurdo poi dover passare una vacanza rinchiuso in un appartamento senza poter uscire, contrariamente è meglio non partire proprio.
        Ci sono troppi aspetti che o per disinteresse o disattenzione non vengono presi nella dovuta considerazione.
        A questi punto era meglio attivare da subito quelle che erano le richieste di Solinas così che le persone potessero decidere se venire in Sardegna o meno.

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