
Avvocato, ministro. E perché no anche attrice (hard). “Mi piacerebbe lavorare con Maria Elena Boschi”, dice Tinto Brass che già in passato ha espresso un certo gradimento nei confronti della classe politica al femminile. Qualche anno fa il sogno nel cassetto era Mariastella Gelmini. Ora nell’immaginario del regista, c’è la bella ministra aretina.
Tinto Brass ha presentato a Roma una mostra a lui dedicata, ‘Uno sguardo libero’, nel Complesso del Vittoriano. Una sorta di riconoscimento – risarcimento istituzionale per un’artista sempre alla prese con la censura e con i processi. E’ qui che ha fantasticato sulla Boschi, come nuova stella del cinema erotico. “Ho sempre fatto spogliare le attrici completamente nude facendogli recitare poi qualche battuta inventata sul momento”, racconta a proposito dei suoi provini. Maria Elena difficilmente accetterà il ruolo. Ma l’idea, chissà, potrebbe lusingarla.
“Sono soddisfatto – dice Brass, 82 anni, su sedia a rotelle ma lucidissimo – che finalmente venga portato a conoscenza di un pubblico vasto la mia attività di regista di cinema. Questa mostra fa vedere il mio modo di vedere la realtà in tutte le sue manifestazioni”. Un destino difficile per il regista de La chiave: “Ho passato quasi più tempo nei tribunali che dietro la macchina da presa – ricorda Tinto – ventisei film su ventisette censurati, tutti tranne La Vacanza, premio della giuria al Lido”.
fonte: qn