Uccide moglie e figlia a martellate e tenta di darsi fuoco

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Varese. Ha colpito i suoi due figli e la moglie nel sonno e poi ha tentato di darsi fuoco. E’ quanto sarebbe accaduto stamani in via Torino a Samarate, in provincia di Varese.

L’uomo, Alessandro Maja, 57 anni, di Samarate (Varese), avrebbe colpito nel sonno la moglie, Stefania Pivetta, 56 anni, e la figlia Giulia, 16 anni, uccidendole, e il figlio Nicolò, 23 anni, è stato ferito alla testa e trasportato all’ospedale di Varese in gravi condizioni.

I due giovani sono stati aggrediti nel letto della loro camera, la madre sul divano. Il padre e marito, ancora sporco di sangue, avrebbe cercato poi di uccidersi dandosi fuoco. Al momento si trova piantonato all’ospedale di Varese, dove è stato portato dopo l’allarme lanciato dai vicini di casa e l’arrivo delle ambulanze. E’ fuori pericolo. I carabinieri del comando provinciale di Varese e la scientifica, stanno ricostruendo le fasi del duplice omicidio. Oltre ad Alessandro Maja, investigatori e inquirenti sentiranno nelle prossime ore i familiari e gli amici della coppia e dei due figli.

“Un risveglio terribile stamattina per la città, una tragedia, ma nessuno ha mai dubitato che ci fossero problemi, secondo alcuni amici comuni che vivono in zona, speriamo che il ragazzo si riprenda”. Lo ha detto all’ANSA il sindaco di Samarate (Varese), Enrico Puricelli, a seguito dell’omicidio di madre e figlia per mano del padre-marito di 57 anni che avrebbe anche ferito gravemente l’altro figlio, di 23 anni, per poi tentare il suicidio. “I ragazzi, Nicolò e Giulia, vivevano una vita serena, il padre è un architetto, lei era una casalinga – ha proseguito Puricelli – avevano acquistato la villetta nel 1999, dopo essersi trasferiti qui da Milano. Non risulta alcun episodio di violenza pregressa”.

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