4 luglio – In scena gli attori del gruppo teatrale del centro di salute mentale di Bosa

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Oristano. Il riscatto sotto i riflettori. Un riscatto, che conoscono bene nel centro di salute mentale di Bosa. Un riscatto, che proseguirà e si rafforzerà, quest’anno, ancora grazie alla poesia, ma soprattutto alle testimonianze degli stessi pazienti: con la loro voce e le loro parole lanceranno un messaggio di inclusione, resilienza e contro lo stigma.
Venerdì, 14 luglio, alle 21, nel piazzale Stella Maris di Bosa Marina inizierà la terza edizione di “Poesie per una notte..”, che vedrà protagonisti gli “AnimAttori”, compagnia teatrale del Centro di Salute
Mentale di Bosa.
“Ancora una bella dimostrazione di servizi-socio sanitari, che includono e favoriscono il reinserimento sociale”, ha detto il direttore generale della Asl 5 Angelo Maria Serusi, “gli AnimAttori meritano tutti i nostri applausi e i nostri complimenti più vivi, così come tutti gli operatori del centro di salute mentale bosano”.
L’evento, che venerdì taglierà il traguardo della terza edizione, è nato in collaborazione con l’associazione “Biblioteca Stella Maris” della parrocchia di Bosa Marina ed è patrocinato dall’Unione Comuni Planargia e dall’associazione “Luisa Monti onlus”. Nives Crobu, educatrice professionale e responsabile del progetto, ha annunciato:
“Gli utenti del centro di salute mentale di Bosa, che partecipano al laboratorio integrato di teatro, si alterneranno nella lettura di poesie e testimonianze, alcune delle quali scritte dagli stessi partecipanti.
Il tema al centro della serata sarà la salute mentale, argomento più tosto, rispetto al tema guerra e pace dello scorso anno”.
SUL PALCO CONTRO LO STIGMA Saranno gli stessi utenti a parlare dei loro problemi, ma anche del loro percorso di riscatto e rinascita. Infatti il sottotitolo dell’iniziativa è proprio: “La salute mentale: poesie e
testimonianze contro lo stigma”. Ovvero la voce dei pazienti contro ogni forma di pregiudizio. Concetto ribadito anche in alcune frasi della poetessa Alda Merini, riportate nella locandina: “Io il male l’ho
accettato ed è diventato un vestito incandescente. E’ diventato poesia.
E’ diventato fuoco d’amore per gli altri”. “L’iniziativa – ha spiegato sempre Nives Crobu, – è parte integrante di un lavoro che, grazie anche alla collaborazione di alcuni volontari, utilizzando diverse attività
riabilitative, vuole favorire l’inclusione sociale delle persone con disturbo mentale. In questa edizione il disagio, il dolore e a volte l’impotenza, legati alla salute mentale, saranno testimoniati dalle
emozioni e sensazioni di chi le vive direttamente: pazienti, familiari, amici e operatori. Vogliamo dare un contributo affinché ci si liberi etichette e dai pregiudizi legati al disagio psichico. Parleremo
di salute mentale, rappresentando una realtà più intima e profonda, raccontando soprattutto le reazioni e il dolore, che spesso non vengono percepiti dagli altri e dando una visione più completa del disturbo
psichiatrico perché non sia più relegato ai margini della società”.
Lo spettacolo “Poesie per una notte” è solo l’ultimo dei molti lavori, che il gruppo “AnimAttori” di Bosa, nato nel 2009, ha portato in scena coltivando l’esperienza del teatro come terapia ed efficace strumento di riabilitazione sociale. Nel 2019 era stato presentato lo spettacolo di burattini “Cuore di cartapesta”, interamente scritto, diretto e messo in scena dal gruppo. Mentre nel periodo della pandemia il laboratorio teatrale si era cimentato ne “Il primo giorno del nuovo mondo”, un video tratto da una poesia del cantautore Simone Cristicchi che, nonostante le distanze dovute all’emergenza Coronavirus,
metteva insieme le voci e i volti dei partecipanti al laboratorio teatrale.

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