Ambiente, Assessore Porcu: protocollo con la Corsica per l’istituzione di un Mab Unesco nelle Bocche di Bonifacio

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Corte.  “Il progetto di istituire un Mab Unesco (programma ‘Man and the biosphere’) transfrontaliero tra la Sardegna e la Corsica, comprendendo interamente le Bocche di Bonifacio, è nata sull’isola dell’Asinara durante il recente incontro sull’accordo Pelagos, che riguarda il santuario per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo. Con il collega corso abbiamo ipotizzato di dar vita ad un protocollo che consenta alle due Regioni di avviare presso l’Unesco la procedura per l’attivazione della riserva. Si tratta di un’area marina ricchissima di biodiversità, valorizzata dalla presenza del Santuario per i cetacei, ma anche di praterie di posidonia, pesci di ogni tipo e coralli rossi”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante l’incontro a Corte con l’assessore dell’ambiente della Regione Corsica, Guy Armanet.

Il Programma Unesco “Man and the Biosphere” (Mab) individua sul territorio le ‘riserve della biosfera’, ecosistemi terrestri, marino-costieri o misti, nei quali le comunità locali sono coinvolte nelle attività di cooperazione scientifica, ricerca interdisciplinare e sostenibilità ambientale, rappresentando esempi di ‘buone pratiche’ nell’ottica dello sviluppo sostenibile e dell’interazione tra sistema economico-sociale e sistema ecologico.

“La riserva Mab Unesco è uno strumento che consentirà di far conoscere le Bocche di Bonifacio in tutto il mondo, senza istituire nuovi vincoli oltre quelli già vigenti – ha aggiunto l’assessore Porcu – Garantirà la conservazione, attraverso la tutela della biodiversità e la realizzazione di reti ecologiche condivise, e la promozione del patrimonio culturale ed ambientale, in un’ottica di economia verde. Per la Sardegna sarebbe particolarmente importante perché riguarda un’area dove si trovano due parchi nazionali, La Maddalena e Asinara, con le rispettive aree protette. Potrà contribuire sia alla crescita del turismo che all’incremento dell’attività economica nel territorio, promuovendo le attività tradizionali, come agricoltura e artigianato. Inoltre, rafforzerebbe la consapevolezza della necessità di conservare la biodiversità naturale e coltivata, la qualità dell’acqua, degli habitat e delle specie, la diversità culturale, archeologica e del paesaggio”.

“Finora, in Sardegna c’è una sola ‘riserva della biosfera’, Tepilora, Rio Posada e Montalbo, che coinvolge diciassette comuni della zona centro-orientale dell’Isola, con una popolazione di oltre 50.000 abitanti. Mentre è in fase di candidatura la ‘riserva della biosfera’ dei territori del Sarcidano-Barbagia di Seulo”. La Regione intende tutelare le aree particolarmente ricche dal punto di vista ambientale e paesaggistico con strumenti che consentano il giusto equilibrio con la presenza umana”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente.

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