Cerimonia commemorativa al conservatorio di Cagliari. Il lavoro simbolo di dignità della persona

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Cagliari. Si è svolta, oggi, promossa dalla Prefettura di Cagliari presso l’Auditorium del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la Giornata della Memoria in ricordo della Shoah e delle vittime di uno dei più grandi genocidi della nostra storia.  In rappresentanza del presidente Christian Solinas, è intervenuta l’assessore del Lavoro, Ada Lai. Nel corso del suo intervento, citando Liliana Segre, che ha vissuto in prima persona l’orrore di Auschwitz, ha sottolineato come tutte le iniziative che ricordano la Shoah sono importanti per evitare che un pezzo così tragico della seconda metà del Novecento possa scomparire nell’oblio, visto che siamo portati a dimenticare gli orrori. Ricordando le parole di San Giovanni Paolo II, che ci invitava ad essere “costruttori” di pace, di solidarietà e di fratellanza, Lai ha poi richiamato Papa Francesco che invita a diventare “artigiani della pace”.

L’amministrazione regionale, è stato sottolineato, è impegnata a contrastare ogni manifestazione di odio e di discriminazione con iniziative concrete, non solo con giornate di sensibilizzazione, ma con l’avvio di progetti destinati a contrastare il fenomeno dello sfruttamento in campo lavorativo. Anche le comunità di emigrati in Italia e nel mondo sono impegnate a promuovere iniziative ed eventi attraverso cui è possibile richiamare alla memoria l’urgente necessità di adoperarsi in favore della pace e della tolleranza reciproca.

La memoria – è stato rimarcato – non si esprime soltanto nel ricordo, doveroso, della sofferenza, del martirio e dell’uccisione di milioni di innocenti, ma è espressa, anzitutto, opponendosi con decisione a tutte le forme, più o meno evidenti, di razzismo, di emarginazione, di intolleranza, di isolamento, di violenza e di sopraffazione.

La Giornata della Memoria ha registrato un’ampia partecipazione di studenti, presenti in massa per conoscere e meditare sui tragici avvenimenti che attraversarono e colpirono l’Europa nella prima metà del secolo scorso. Ed è proprio rivolgendosi agli studenti presenti che l’assessore ha concluso il suo intervento richiamando la figura di Anna Frank – aveva la loro età e quegli orrori li visse in prima persona – ed ha ricordato che, nonostante le atrocità che l’essere umano ha commesso, e continua a commettere, non dobbiamo mai perdere le speranze e continuare a credere nella sua profonda bontà.

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