Come fermare il cyberbullismo in 10 mosse. I consigli di Polizia di Stato e Unieuro

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È realizzato da ragazzi e pensato per i ragazzi il decalogo contro il cyberbullismo realizzato nell’ambito dell’iniziativa #cuoriconnessi, che dal 2016 vede la Polizia di Stato e Unieuro impegnati insieme per informare e per sensibilizzare bambini, adolescenti, giovani, genitori e insegnanti su un uso corretto e sicuro dei device connessi alla rete.

I dieci consigli per contrastare il fenomeno, presentati questa mattina a Roma in diretta streaming ai ragazzi di alcune scuole italiane, sono infatti il risultato del lavoro di un gruppo di studenti che hanno raccolto l’invito contenuto nella “Storia di Madi”, prima dispensa estiva a fumetti in cui la protagonista è una ragazza vittima di bodyshaming – forma di prevaricazione che sfrutta l’insicurezza, il disagio o l’insoddisfazione relativamente al proprio aspetto fisico, traducendosi in offese, insulti, derisione, spesso sistematici -, un fenomeno sempre più frequente online. La storia è stata per loro fonte di ispirazione, grazie alla quale hanno individuato 10 consigli il cui obiettivo è promuovere l’accettazione delle diversità e il rifiuto di ogni forma di discriminazione, sempre più radicate negli ecosistemi digitali.

«Per fare della rete internet un luogo più sicuro crediamo che occorra diffondere una cultura della sicurezza e responsabilizzare i ragazzi su una navigazione più consapevole: è proprio in questo contesto che il decalogo presentato oggi si inserisce, per coinvolgere quanti più studenti possibile e sensibilizzarli su un tema così importante», ha commentato presentando il decalogo il direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato Renato Cortese, intervenuto all’incontro insieme con il direttore della Polizia postale Ivano Gabrielli, il direttore Marketing di Unieuro Marco Titi e il giornalista Luca Pagliari, autore dei libri della collana #cuoriconnessi, che ha moderato il dibattito.

Questo il decalogo contro il cyberbullismo, disponibile anche presso i centri operativi per la sicurezza cibernetica della Polizia postale di tutta Italia, distribuito come materiale didattico nelle scuole e, in formato digitale, online sul sito cuoriconnessi.it:


1.    Immedesimarsi nell’altro ci rende persone migliori.

2.    Il sorriso e l’attenzione per il prossimo sono un segno di forza.

3.    Mai dimenticarsi che le parole giuste, così come quelle sbagliate, esercitano un grande potere sulle nostre vite.

4.    Se scopri che qualcuno è vittima di cyberbullismo aiutalo. Nella vita siamo responsabili di ciò che facciamo ma anche di ciò che fingiamo di non vedere.

5.    Non accettiamo passivamente tutto ciò che leggiamo o vediamo online. Utilizziamo il nostro pensiero critico e poniamoci sempre delle domande.

6.    Mai dimenticare che il mondo online è formato da altri esseri umani.

7.    Usiamo lo smartphone in maniera prudente, non condividiamo le immagini intime ed evitiamo sempre di offendere altre persone.

8.    Quando si è vittime di bullismo e di cyberbullismo la solitudine è la nostra prima nemica. Chiedere aiuto è il primo passo verso la soluzione del problema.

9.    Rispettiamo sempre le idee degli altri e se non siamo d’accordo parliamo! Gli haters sono dei deboli incapaci di confrontarsi.

10. Ricordiamoci che le persone forti sono quelle che non offendono gli altri ma li aiutano.

Risultato tangibile del lavoro di sensibilizzazione portato avanti con il progetto, «la grande partecipazione delle scuole e degli studenti alla realizzazione del decalogo conferma il valore del progetto #cuoriconnessi», ha commentato a sua volta l’iniziativa Marco Titi di Unieuro, mantenendo «sempre alta l’attenzione su queste tematiche di straordinaria attualità per la nostra società».

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