Festival di fine anno 2023, l’evento di Carovana Smi dal 25 novembre alla fine di dicembre

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Danza, performance multidisciplinari, interventi in spazi urbani realizzati insieme al pubblico, sino a masterclass e workshop per riflettere sulla contemporaneità e il ruolo dell’arte oggi.

La chiusura dell’anno si avvicina e l’associazione Carovana SMI, guidata da Ornella d’Agostino, la celebra con il Festival di fine anno 2023, un ricco contenitore di eventi in programma a Cagliari dal 25 novembre alla fine di dicembre. Sarà un cartellone nel segno della multiculturalità e delle collaborazioni trasversali che si inserisce all’interno del progetto pluriennale L’Accademia del tempo- Osservatorio della Contemporaneità, un percorso di indagine transdisciplinare attraverso l’uso di strumenti interpretativi di natura artistica, filosofica, economica, scientifica, per riflettere sui processi di trasformazione dei linguaggi e delle estetiche della contemporaneità.

La programmazione del festival si svilupperà attraverso tre aree tematiche: L’arte radice di vita e rituale di trasformazione; Archiving body. L’eredità della memoria; Rigenerazione ambientale e urbana.

«Attraverso le attività in programma, il festival propone scambi di esperienze e riflessioni su questioni relative alle tre aree tematiche, spesso interconnesse, come un ecosistema vivente del pensare e produrre arte e cultura», spiega Ornella d’Agostino. «L’obbiettivo è anche quello di proporre occasioni di scambio e riflessione sulla creazione di un Osservatorio attivo e permanente dello spettacolo dal vivo, in collaborazione con l’Università di Cagliari, su cui la Regione Sardegna aveva già investito nel passato, in quanto strumento previsto dalla Legge Spettacolo del 2006, non ancora attuata».

Tra gli spazi di Sa Manifattura, Teatro Alkestis, T- Off, Parco della musica, Università di Cagliari e Scuola di danza “Assunta Pittaluga” insieme ai performer di Carovana ci saranno anche nomi come quello della storica compagnia Stalker teatro di Torino, della performer e coreografa portoghese Teresa Balette Noronha Feio, di Alessandro Garzella con la sua compagnia di impegno civile Animali Celesti.

Dopo il via domani nella scuola “Assunta Pittaluga”, che ospiterà la masterclass di Stalker Teatro sulla performance partecipata aperta al pubblico e il workshop di danza “Racconti brevi. Per non dimenticare” di Teresa Balette Noronha Feio, le attività entreranno nel vivo domenica 26 novembre: alle 11,30 nel Parco della Musica la compagnia Stalker Teatro propone “Steli”, una perfomance vivace e colorata dove al pubblico è richiesto di contribuire alla costruzione di un’enorme struttura fatta di bastoncini di legno attorno a cui, alle 12, sarà eseguita una performance di danza.

Alle 18 Stalker Teatro sarà anche nel Teatro Alkestis con “Drama sound city”, spettacolo in cui si intrecciano danza, arte visiva e performativa, musica elettronica e pop sperimentale, che conduce lo spettatore attraverso sei scene/quadri visionari, scanditi da luci, azioni e suoni che compongono e scompongono geometrie della periferia cittadina.

Lunedì 27 novembre appuntamento con una prima nazionale di danza: alle 21 a Sa Manifattura Teresa Balette Noronha Feio sarà protagonista di “A tale for rootless”, una produzione FaBBrica C che è insieme una riflessione coreografica e autobiografica: il tentativo per appropriarsi dell’identità rizomatosa del corpo, in quanto un contenitore immenso di storia vissuta ed ereditata.

Mercoledì 29 novembre alle 19 a Sa Manifattura (replica l’11 dicembre alle 20 al Toff), è la volta di Carovana con il suo progetto di danza multidisciplinare, avviato nel 2008, “Paesaggi interrotti”, una metafora del lavoro di scavo tra memoria e immaginario, ma anche l’altra faccia della produzione, quel lento processo di depauperamento e consumo spesso irresponsabile dei territori a cui apparteniamo. Allo spettacolo, per la regia di Ornella d’Agostino in collaborazione con il paesaggista Luigi Usai, e con gli artisti dell’Accademia del tempo, seguirà un dibattito con il pubblico, esperti e rappresentanti istituzionali sui processi di rigenerazione ambientale, urbana e sociale.

Il 1° dicembre alle 11, ancora a Sa Manifattura, Ornella d’Agostino, Alessandro Garzella, uno dei massimi esponenti del teatro di impegno artistico e civile in Italia, e ad altri partner, presentano “Lucignolo”, progetto vincitore del bando MIC sull’accessibilità degli artisti disabili che vede collaborare la compagnia Animali Celesti (capofila), Carovana SMI, Teatro Nucleo e l’associazione Aedo. Alla presentazione seguirà, nel pomeriggio nel Teatro Alkestis, un laboratorio di idee e pratiche espressive sulle difformità culturali.

Sabato 2 dicembre alle 9 all’Università di Cagliari (polo Sa Duchessa) con la docente di Teatro, Roberta Ferraresi l’appuntamento è con “L’arte radice di vita e rituale di trasformazione”, seminario di scambio di pratiche e scritture poetiche per il risanamento, rigenerazione e coesione sociale e per il riscatto dalla marginalità. Durante l’incontro saranno presentatati diversi progetti, tra cui: “Cantieri delle differenze” con Satyamo Hernandez per l’associazione culturale Aedo, ex attore del Living Theatre e con Alessandro Garzella, “Essere meno”, un progetto artistico di Alessandro Quaranta, vincitore del bando di Italian Council del MIBACT 2020 (IX edizione). A chiusura incontro dal titolo “Il movimento delle radici. Riflessioni sulla pedagogia e sulla scrittura della danza e della musica nel valore dell’interazione multiculturale” a cura di Ornella D’Agostino e degli artisti dell’Accademia del Tempo.

 Il 3 dicembre nella Stazione di transito (il quartier generale di Carovana, in via Dante 60) sarà presentato “Film for mother festival”. Si tratta di un interessante progetto dedicato a film sulle storie di madri, ideato dalle registe cinesi Ang Gao e Mengqi Zang che, in collegamento streaming, illustreranno le metodologie di lavoro e la rassegna che nel 2024 approderà anche in Sardegna, in collaborazione con Carovana SMI. Subito dopo saranno proiettati alcuni film presentati nelle precedenti edizioni del festival. Nel pomeriggio presentazione del libro SardegnaMadre di Patricia Bouucill.

Sarà nel solco della conservazione della memoria anche la giornata di domenica 10 dicembre quando alle 12 nella Stazione di transito si parlerà di “Archiving and Creating in the Folk Memory Project”, dei cinesi Wu Wenguang, fondatore del progetto “The Folk Memory project”, e Mengqi Zang, videoartista e perfomer, che negli scorsi anni hanno inviatato a raccogliere in documentari la memoria della grande carestia che ha colpito la Cina tra il 1959 e il 1961.

Ancora, il 12 dicembre nello spazio T Off alle 18 viene presentato il progetto “Luce e vibrazioni. Visioni del reale”, a cura di Toni Cots e Alessandro Quaranta, che prende l’avvio da una proposta di rilettura di desorg.org, l’archivio OVNI di Barcellona. La ricerca si concentra sulla conflittualità esistente nell’interpretazione della realtà, oltre che in una critica della modernità. Alle 20 segue lo spettacolo di danza multidisciplinare “Poetiche d’archivio. Tra passi e sassi e Paesaggi Interrotti. Concept e regia Ornella D’Agostino / Musica Luca Nulchis.

Il Festival di fine anno prosegue sino a fine dicembre, con proposte anche nei territori di Sarroch, Suelli, Villaputzu. Informazioni: www.carovana.org; Facebook: Carovana SMI – Suono Movimento Immagine; Instagram: carovana_smi

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