“Hacking – Communities”: cinque studenti del Mossa di Olbia vincono con l’app per sventare episodi di violenza sulle donne

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 Si chiama ‘Right Touch’, è una app finanziata con il crowdfunding, che aiuta a segnalare e sventare episodi di violenza sulle donne: è il progetto ideato da cinque studenti del liceo Mossa di Olbia, vincitore di “Hacking-Communities, ripensiamo le città in ottica di economia circolare”. Il progetto, ideato dall’associazione Rumundu e promosso dalla Fondazione di Sardegna, ha coinvolto 90 ragazzi provenienti da diversi istituti della Sardegna che hanno partecipato all’evento finale, nei giorni scorsi al dipartimento di Farmacia e chimica dell’Università di Sassari. 

La sfida dell’hackathon, durato oltre cinque ore, era l’elaborazione di progetti mirati a ripensare le città in ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale, con il focus sulle soluzioni concrete per migliorare le proprie comunità. Nel corso della giornata, gli studenti sono stati supportati da un team di esperti mentre analizzavano, implementavano e perfezionavano le loro idee. Hanno studiato il contesto di riferimento, identificato problemi critici, definito gli obiettivi specifici, descritto i risultati attesi e pianificato le attività necessarie, considerando anche i relativi costi e l’impatto sociale e ambientale dei progetti.

“In Sardegna, dove l’abbandono scolastico è tra i più alti in Europa, questi progetti offrono una via per coinvolgere gli studenti in modo significativo, riducendo il rischio di disinteresse per la scuola”, spiega Stefano Cucca di Rumundu. “Lavorare su progetti concreti che hanno un impatto sulla comunità locale – sottolinea – non solo rende l’apprendimento più coinvolgente, ma aiuta anche a mantenere gli studenti motivati a completare il loro percorso di istruzione”.

Il primo posto, con un premio di mille euro per lo sviluppo del progetto, è stato conquistato dalla squadra di Francesca, Leonardo, Marco, Stefania e Marianna che si sono concentrati sull’emergenza del tema della violenza sulle donne. 

Al secondo e terzo posto la giuria di esperti ha votato per progetti riguardanti l’agricoltura e la sostenibilità nel settore: il team “Braccia Rubate” dell’Istituto Agrario Pellegrini di Sassari, ha proposto soluzioni per ridurre l’uso di plastiche nell’agricoltura, promuovendo materiali biodegradabili, con un premio di 750 euro e al terzo posto il team “Serra2030” dell’IIS Fermi di Alghero, che ha ideato un progetto di riqualificazione di aree per la produzione agricola sostenibile.

Per loro 500 euro per cominciare a mettere le basi del progetto. Un premio speciale è stato assegnato al team “Aupat – Aggiungi un posto a tavola”, dell’IIS Fermi di Alghero, che ha sviluppato un progetto di co-housing per aiutare anziani soli e studenti fuori sede. Saranno affiancati da esperti per sviluppare ulteriormente il loro progetto.

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