Il GAL Sinis alla 31°edizione del Merano WineFestival

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Ha preso il via venerdì mattina la 31°edizione del Merano WineFestival, in programma dal 4 all’8 novembre, una kermesse internazionale che dal 1992 è simbolo di eccellenza nel panorama wine&food. Con la partecipazione, in partenariato con la Fondazione Mont’e Prama, a questa importante iniziativa il GAL Sinis prosegue con le attività di promozione e valorizzazione del ricchissimo patrimonio enogastronomico, delle identità culturali e delle imprese del territorio, nell’ambito dell’azione di sistema “DMO Sinis” prevista dal proprio Piano d’Azione.

Da una storia che disegna le sue origini, a un importante summit sulla sostenibilità che si fa portavoce di uno dei temi attuali più urgenti: Merano WineFestival unisce passato, presente e futuro all’insegna dell’eccellenza tra radici, arte e – tema centrale di quest’anno – sostenibilità. Il festival presenta un programma ricco di novità e ospiti d’eccezione. Dagli opinion leader e stakeholders coinvolti nel summit “Respiro e grido della terra”, ad artisti e nomi illustri del mondo dello spettacolo che sostengono il mondo del vino, difendendone qualità e cultura in Italia e nel mondo. Fino a 6.500 i visitatori attesi, oltre 700 produttori presenti tra Wine, Food – Spirits – Beer. Trovano inoltre spazio 7 talks, 16 masterclass, showcooking, 2 presentazioni di libri e un “Red Wave”, il fuorisalone che anima Merano nelle giornate del festival per non dimenticare le oltre 330 etichette presenti nella “The WineHunter Area”.

Il Festival si sta rivelando un successo anche sotto il profilo culturale: sono numerosi i visitatori che da stamane si sono avvicinati incuriositi allo stand allestito dalla Cooperativa Penisola del Sinis la quale, assieme alle aziende vitivinicole Tenute Evaristiano, Contini e Cantina sociale della Vernaccia hanno risposto prontamente alla manifestazione di interesse pubblicata dal GAL per la partecipazione all’evento. Sabato 5 novembre il Teatro Puccini ospiterà il Summit “Respiro e Grido della Terra” dove all’interno del panel “Dalla Georgia a Napoli: 8.000 anni di storia” l’archeologo Giorgio Murru parlerà delle origini della produzione del vino e del ritrovamento dei semi di vite presso il sito nuragico di Sa Osa, nei pressi di Cabras, risalenti a 3.000 anni fa. 

“Sin dai primi mesi della sua costituzione – spiega il presidente Anthony Muroni – la Fondazione Mont’e Prama ha agito in sinergia con tutti gli altri enti e istituzioni che promuovano le eccellenze del Sinis: archeologia, prodotti tipici, natura. Siamo presenti al Merano Wine Festival, assieme al Gal Sinis, per parlare dei nostri tesori con una mostra sui Giganti e una conferenza sugli straordinari ritrovamenti di Sa Osa. A dimostrazione del fatto che, oltre al noto complesso statuario, abbiamo tanti altri beni, dal valore inestimabile, che possono attrarre turisti nel nostro territorio”.

Per il Presidente del GAL Sinis, Alessandro Murana, “fra gli obiettivi principali della nostra presenza al Festival c’è il posizionamento delle imprese vitivinicole nel mercato nazionale e internazionale oltre alla valorizzazione del prodotto, sia attraverso la speciale narrazione del Sinis quale “terra del vino”, sia attraverso la qualità, la sostenibilità anche economica e la poliedricità dei suoi prodotti, capaci di incontrare tutti i gusti di un consumatore oggi sempre più attento ed esigente”. “Dalla Fruit Logistica di Berlino fino al WineFestival di Merano abbiamo seguito tutte le strade che andavano riaperte post pandemia per ridare fiducia e ossigeno alle nostre imprese – prosegue il direttore del GAL, Cristiano Deiana -. Il prossimo anno abbiamo in programma di proseguire con la partecipazione a manifestazioni fieristiche di questa portata, con l’obiettivo di valorizzare la qualità dei prodotti del Sinis e consentire alle aziende del territorio di aprire nuovi mercati o migliorare quelli già aperti”.

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