Libia. Il governo di Tobruk accusa l’Italia di aver violato le acque territoriali con navi da guerra. Devastato il cimitero italiano

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Venti di guerra: si surriscalda la temperatura del Mediterraneo di fronte alla Libia.  Il governo libico di Tobruk “condanna con fermezza” la violazione delle proprie acque territoriali “dopo l’ingresso ieri di tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi, a Daryana”, circa 55 km a est della città, lo si legge in un comunicato del governo sulla propria pagina Facebook e Twitter.  Per ritorsione, il cimitero cattolico italiano di Tripoli ‘Hammangi’ è stato devastato ancora una volta, lo ha comunicato Giovanna Ortu, la presidente dell’Associazione italiana rimpatriati dalla Libia (Airl).
Non è la prima volta – “Purtroppo non è una notizia nuova, è un destino amaro e ripetuto”, ha commentato la presidente dell’Airl, ricordando le numerose volte che il cimitero dove riposano le salme di 8mila italiani è stato vandalizzato. Ed è una notizia tanto più dolorosa nel giorno Ognissanti, alla vigilia della ricorrenza della Commemorazione dei defunti. L’Airl si è presa cura più volte del restauro del cimitero e si era anche interessata per una possibile traslazione di tutte le salme in Italia. “Addolora apprendere che il cimitero cattolico italiano di Tripoli, ‘Hammangi’, è stato di nuovo devastato: è un gesto di inciviltà che mette in evidenza come in Libia occorre sostenere con ancora più determinazione gli sforzi per portare a compimento un processo democratico che è sempre sotto minaccia, a iniziare da quella delle guerre interne al Paese e dell’Isis, che strumentalizza l’immigrazione, facendo leva sulla disperazione di tante persone”, afferma Gea Schiro’, deputata del Pd. “Il ruolo che l’Italia si è ritagliato nell’area del Nord Africa in questi mesi, sul fronte della sicurezza, è strategico: va rafforzato, tenendo anche in considerazione le parole del direttore del Dis. Giampiero Massolo, che ha più volte sottolineato la necessita’ di non procedere all’insegna degli allarmismi, ma con una fattiva collaborazione tra tutti gli attori in campo. Sono convinta che seguendo le sue indicazioni possiamo lavorare fattivamente per rendere il nostro sistema di sicurezza ancora più forte di fronte alla minaccia che giunge dal terrorismo”, conclude.
Tobruk invita l’Italia a rispettare i trattati – Il governo libico “non esiterà a ricorrere a tutti i mezzi che gli consentano di proteggere le sue frontiere e la sua sovranità territoriale”. Tobruk invita l’Italia “a rispettare i trattati firmati tra i due Paesi” e bolla “l’ingresso delle navi italiane come un atto contrario a tutti gli accordi internazionali ratificati dall’Onu”.
Difesa: notizia su navi italiane è falsa – “La notizia diffusa stamane da fonti libiche circa la presenza ieri di tre navi italiane nelle acque territoriali libiche è falsa”. Lo afferma una nota del ministero della Difesa replicando al governo di Tobruk. “Tutte le navi militari italiane presenti nel Mediterraneo operano in acque internazionali rispettando i limiti stabiliti dai trattati”, conclude la Difesa.
fonte: www.tiscali.it
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