Metalmeccanici, lunedì lo sciopero nazionale. Forresu (Fiom Cgil): “Mobilitazione per rilanciare il settore”

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Sono oltre diecimila e con il loro lavoro tengono in marcia aree industriali e aziende piccole e grandi della Sardegna: per le metalmeccaniche e i metalmeccanici chiamati allo sciopero nazionale Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil lunedì 10, dopo la giornata del 7 che ha fermato per quattro ore le fabbriche del Nord, il momento è quanto mai difficile, ma non ci stanno ad accettare il declino del sistema industriale.

“Anzi – sottolinea il segretario regionale Fiom Cgil Roberto Forresu – la mobilitazione ha proprio il senso di rilanciare il settore, cogliendo la sfida della transizione ecologica e digitale per costruire nuova e solida occupazione, nuovi posti di lavoro e nuove attività produttive”.

Lo si può fare a partire da subito, se chi governa a livello nazionale e regionale saprà cogliere l’invito di
sindacati e lavoratori a restituire centralità al lavoro e costruire un piano nel segno dell’innovazione e della tecnologia, della transizione industriale.

È la responsabilità per un futuro diverso a portare in piazza Fiom, Fim e Uilm, un futuro con meno precarietà e incertezze di quelle che minano la serenità di tanti lavoratori e famiglie oggi, da Nord a Sud
dell’Isola, da Porto Torres al Sulcis Iglesiente fino a Sarroch.

Per questo, lunedì incroceranno le braccia le metalmeccaniche e i metalmeccanici della Saipem in Ogliastra, quelli della Bekaert a Macchiareddu, il centro ricerche del CRS4 a Pula, della Sider Alloys
di Portovesme, delle tante piccole e medie imprese sparse per l’isola e degli appalti, che soffrono più che mai i riflessi delle crisi e della precarietà crescente in tante realtà produttive.

“Chiediamo un cambio di rotta rispetto all’assenza di politica industriale che sta portando il sistema produttivo e occupazionale della Sardegna al collasso”, spiega Roberto Forresu. Per sollecitare
l’urgenza del cambiamento nelle politiche della Regione, in concomitanza con lo sciopero, lunedì mattina una delegazione di lavoratori della Sardegna Sud Occidentale e del Sulcis Iglesiente – che hanno ampliato a otto le ore sciopero – arriverà a Cagliari per un presidio, dalle 10 alle 13, davanti all’assessorato regionale all’Industria.

Ma la mobilitazione sarà diffusa in tutti i territori, fuori dai cancelli, in ogni luogo dove il lavoro è metalmeccanico ci sarà un presidio, un volantinaggio. La protesta della Sardegna sarà corale e
si unirà al grido di resistenza che è già arrivato venerdì scorso dalle fabbriche del Nord, dove l’adesione è stata molto elevata, e arriverà lunedì da quelle del Sud.

Le ragioni della mobilitazione nazionale combaciano perfettamente con quelle emerse in tutte le assemblee che da settimane si stanno svolgendo nelle aziende metalmeccaniche di tutti i territori della
Sardegna e che hanno registrato una grande partecipazione. L’obiettivo è rilanciare un settore strategico per il Paese, ancor di più nell’attuale fase di transizione che, secondo i sindacati, va affrontata imprimendo la giusta direzione alle politiche industriali, per rilanciare l’occupazione e gli investimenti e risolvere le tante situazioni di crisi aperte.

Fiom, Fim e Uilm nazionali chiedono “un confronto negoziale per l’incremento degli investimenti pubblici e privati nei settori strategici e la reindustrializzazione delle aree di crisi; l’utilizzo delle risorse del PNRR per lo sviluppo del settore metalmeccanico; la riforma degli ammortizzatori sociali con strumenti adeguati a gestire la transizione ecologica e digitale; l’apertura di tavoli di confronto sui settori e sulle filiere in difficoltà per definire i piani di sviluppo; un piano di formazione sulle nuove competenze, il superamento del massimo ribasso negli appalti e la stabilizzazione del lavoro precario, il recupero del potere d’acquisto dei salari”.

“Chiediamo – conclude Forresu – interventi indispensabili a costruire, insieme ai lavoratori che ne sono l’asse portante, l’industria del domani, consapevoli che per tracciarne il profilo è urgente fare adesso le scelte giuste”.

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