NurArcheoFestival: arrivano i Motus con YOU WERE NOTHING BUT WIN

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Si avvicina al rush finale la XV edizione del NURARCHEOFESTIVAL, la rassegna organizzata dal Crogiuolo e diretta da Iaia Forte e Rita Atzeri. Domani, domenica 30 luglio, nell’area archeologica di S’Arcu ‘e is Forros, a Villagrande Strisalili, ecco un evento particolarmente atteso, ritenuto, da addetti ai lavori e non, imperdibile: l’appuntamento, alle 21.15, con YOU WERE NOTHING BUT WIND dei Motus, storica compagnia di teatro di innovazione fondata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, molto conosciuta anche a livello internazionale, in scena l’iconica Silvia Calderoni con la regia di Casagrande e Nicolò (ideazione di Nicolò/Calderoni, ambienti sonori di Demetrio Cecchitelli).
Dopo la lunga ricerca per la costruzione di Tutto Brucia – spettacolo potente e suggestivo, rappresentato nella scorsa edizione del NurArcheoFestival al Nuraghe Arrubiu di Orroli – i Motus spostano il fuoco sulla figura di Ecuba, regina di Troia, moglie di Priamo, madre di Ettore, con un gesto scenico performativo che si allontana dalla teatralità originaria del progetto. Silvia Calderoni incarna questa donna agguerrita, ne traduce la disperazione e la furia. “Qui, attraversando anche l’Ecuba di Euripide – dove Polimestore le predice che si trasformerà in una ‘cagna nera con gli occhi di fuoco’ – si entrerà negli scenari post umani di ‘un mondo a venire’ dove echeggiano soprattutto i latrati di Ecuba, che sono in realtà prove di un’altra lingua, quella ‘minore’ di cui parlano Deleuze e Guattari nel loro libro su Kafka, cioè una lingua che viene dopo il potere e la violenza, che non dice più al mondo come deve essere, ma che accompagna il mondo che c’è, lo segue e lo solleva; è la lingua misteriosa che parlerà l’umanità dopo che tutto è bruciato. Una lingua terra terra, né umana ma nemmeno non umana, polverosa e umile. Ora c’è solo la cenere, e i corpi. Ma il terreno è sgombro. Qualcosa può cominciare”
Qui il teaser dello spettacolo

La performance firmata Motus sarà preceduta, alle 20, da BOTANICARP di Raoul Moretti, arpista versatile e compositore sperimentale, che presenta nell’area del santuario nuragico di Villagrande Strisailila versione open air del concerto per Arpa Elettrica con Live Electronics in spazi verdi in cui immergersi, avvolti dal flusso sonoro delle musiche e ammaliati dalla video-scenografia proiettata su vegetazione creata dalla crew di artisti Olo Creative Farm. Un’esperienza sensoriale nella suggestione e nei suoni della natura, tra giochi di luce e ombre e immagini.

Il NAF, dopo due settimane di eventi di alto livello e in successione serrata, termina lunedì 31 luglio Villagrande Strisaili, con altri due appuntamenti che si svolgeranno all’alba nello scenario di S’Arcu ‘e is Forros. Alle 6.30 il debutto di CERCHIO IMPERFETTO, coproduzione Il crogiuolo/Tedaca, testo e regia Simone Schinocca, con Rita Atzeri. Uno spettacolo sulla violenza di genere che può giungere all’atto estremo del femminicidio. E a seguire, alle 7.45, Paolo Panaro, altro attore di particolare rilievo, sarà in scena con uno spettacolo da lui diretto e interpretato, LA ZIA D’AMERICA, da Leonardo Sciascia, uno dei tre racconti della raccolta “Gli zii di Sicilia” (produzione Centro Diaghilev). 1943. In un non precisato paese dell’interno della Sicilia, il giovane protagonista racconta delle speranze e delle paure che con i suoi concittadini vive nell’attesa dell’arrivo delle truppe alleate.


NurArcheoFestival 
èorganizzato da Il Crogiuolo, con il sostegno del MiC, dell’Assessorato della Cultura della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna.

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