Report World economic forum: in Italia parità di genere tra 131 anni

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Sui Generis, Giornate cagliaritane delle pari opportunità, si tiene da giovedì 14 a sabato 16 settembre a Cagliari (facoltà Scienze economiche, giuridiche e politiche, via Sant’Ignazio, n. 74). La parità di genere in Italia. Il commento dei medici e degli avvocati. “Se parliamo di Gender gap, i dati del recente report del World Economic Forum, dicono che l’Italia si trova al 79° posto, dietro Uganda, Kenya, Georgia, Etiopia, Thailandia. Ma quello che preoccupa – spiega Anna Rita Ecca, segretario Ordine dei medici provincia di Cagliari – è il calo: abbiamo perso sedici posizioni rispetto al 2022”. Un arretramento secco per la parità di genere che non lascia indifferenti. Per i 146 paesi inclusi nell’indice 2023, il divario di genere nella sanità e nell’istruzione si sono chiusi al 96 e al 95,2 per cento. Più arretrate la partecipazione economica e la politica (60,1 e 22,1). Per il 14° anno consecutivo l’Islanda si conferma in prima posizione seguita da Norvegia, Finlandia, Svezia e Nuova Zelanda “L’Europa – aggiunge Susanna Pisano, avvocata e presidente di ConfProfessioni Sardegna – ha la più alta parità di genere: un terzo dei Paesi si classificano nelle prime venti posizioni e venti su trentasei hanno raggiunto il 75 per cento di parità. L’Italia? È al 79° posto nella classifica globale con 70,5 per cento, in calo rispetto al 2022 per punteggio (72 per cento nel 2022) e posizione (era al 63° posto). Di questo passo la parità di genere la raggiungeremo in 131 anni”. Stabile l’indice dell’istruzione, migliorano quelli di sanità e partecipazione economica, in calo quello dell’emancipazione politica. Anche su questi temi verte la tre giorni che si apre giovedì alle 16 con Rosanna Mura (presidente Comitato pari opportunità, Ordine avvocati Cagliari. Lavoro, formazione, libertà delle donne. Il panel – giovedì – sul ripensamento dell’ottica di Genere su lavoro, professioni, salute, sanità, formazione, istruzione e libertà delle donne mette assieme i presidenti Filippo Anelli (medici), Carlo Bartoli (giornalisti), Elbano De Nuccio (commercialisti), Francesco Greco (avvocati) e David Lazzari (psicologi). A seguire, “Repressione di genere al giorno d’oggi: Donne, vita e libertà” con Tiziana Ciavardini (giornalista) e Farian Sabahi (storica e orientalista) che dialogano con Guido Alpa (La Sapienza, Roma). Modera Ester Cois, prorettrice Pari opportunità, Università di Cagliari. Previdenza, Reti antiviolenza, Linguaggio di genere. Venerdì 15 sono previste nove tavole rotonde co esperti e figure di vertice di enti pubblici e privati. Si dibatte di Professioni, Previdenza e povertà, Covid, Segregazione orizzontale e Gender pay gap. Anche Sicurezza, Burn-out professionale e Reti di contrasto alla violenza sono all’ordine del giorno. E ci sarà il dovuto spazio anche per dibattere di Formazione e istruzione, Intelligenza artificiale, attratività delle professioni e necessità di costruire un linguaggio di genere. Salute, malattia, benessere. Sabato 16, dalle 9 alle 13, la giornalista Roberta Ida Villa modera i professori Silvano Tagliagambe e Maria Del Zompo impegnati sul tema “Percezione e idea della salute: dall’assenza di malattia al benessere della persona”. A seguire, l’intervento del rettore Francesco Mola e quello dei presidenti degli Ordini professionali regionali e territoriali Emilio Montaldo (medici), Matteo Pinna (avvocati), Angela Quaquero (psicologi), Alberto Vacca (commercialisti) e Daniela Paba (vicepresidente giornalisti). Ai cronisti saranno riconosciuti quattordici crediti formativi professionali, psicologi tredici, avvocati e commercialisti ne avranno dodici .

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