“Rimas, sonus e cantzonis”, la tradizione sarda torna protagonista con tre serate al Teatro Massimo. Si comincia oggi

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Riparte il lungo viaggio di Rimas, sonus e cantzonis, progetto varato lo scorso anno, che intende dare nuova voce alla musica e alle radici della storia linguistica isolana in un continuo dialogo tra presente, passato e futuro. Un progetto promosso e voluto dall’associazione S’ardmusic, con la regia artistica della cantante, attrice, conduttrice Ambra Pintore.

Tra le novità di questa edizione anche il coinvolgimento di S’ard Festival col suo ricchissimo cartellone di novità, anteprime, incontri e musiche del mondo. Una formula all’insegna della musica popolare e della world music, ancora più ricca in questa edizione grazie all’originale chiave concettuale che vede interagire le due rassegne e che prevede un cartellone di eventi, tutti a entrata libera, con concerti, nuove produzioni, canti a tenore, canti a chitarra, poesia improvvisata, laboratori, incontri letterari, masterclass.

“Una rassegna che permette la divulgazione, la conoscenza e la spettacolarizzazione della tradizione e delle espressioni più profonde dell’identità sarda in uno dei più prestigiosi teatri italiani” commenta il direttore artistico di S’ardmusic Michele Palmas, forte del successo delle trascorse edizioni.

Filo conduttore della tre giorni è la forza identitaria delle produzioni e la composizione poetica della musica popolare. “Accenderemo i riflettori sulle modalità del processo creativo sia nella scrittura in versi che nella partitura musicale” spiega Ambra Pintore, raffinata interprete e portavoce della cultura popolare.

Una riflessione che emergerà in particolare nella pratica dei laboratori e nel concerto del primo novembre dal titolo “Arveschida de rimas e sonos” (ore 20.30) che mette a confronto diverse generazioni e intende esplorare l’origine della composizione e i motivi che spingono un artista a percorrere i sentieri della musica popolare per poi magari tralasciarli alla ricerca di nuove strade melodiche (sul palco, Luigi Lai, I Cantori di via Majore diretti dal maestro Alessandro Catte, il Coro di Bosa, Federico Marras Perantoni Trio, Bruno e Asael Camedda, Ambra Pintore e Federico Valenti).


Prosegue e si approfondisce il coinvolgimento del pubblico alle pratiche laboratoriali. “Tutti possiamo essere non solo fruitori della tradizione ma protagonisti della nostra cultura” sottolinea Ambra Pintore che venerdì 27 ottobre (dalle 9 alle 10.30), assieme al poliedrico chitarrista Federico Valenti e al polistrumentista Diego Milia, incontrerà gli studenti universitari del corso di Scienze Multimediali di Cagliari, in una lezione dal titolo “Comunicare la cultura tradizionale tra musica e media”.

In aula, gli studenti impegnati nello studio teorico della world music avranno la possibilità di immergersi nella realtà concreta della produzione musicale attraverso i racconti e le esperienze personali degli autori in cattedra. Infine, il 5 novembre, lo sguardo si volge anche ai più piccoli grazie al laboratorio di costruzione di strumenti musicali dedicato a bambini/e, tenuto dal maestro Raimondo Usai.

Da decenni impegnato nel recupero e nella riproposizione di una vasta gamma di strumenti (Pipiolus, Trunfas, Benas, Launeddas), Usai è un vero esperto nella realizzazione di casse armoniche a mano composte da resti di zucche e vesciche di animali, oggetti stupefacenti in grado di produrre suoni straordinari. Il laboratorio, rivolto a bambine/i, famiglie, senza limiti d’età, sarà l’occasione per conoscere i diversi materiali impiegati, scoprire il metodo usato nella costruzione e sperimentare alcune tecniche per riuscire a suonare uno strumento tradizionale sardo.

Novità di questa edizione sono gli incontri letterari e musicali con la presentazione di tre libri legati alla produzione poetica di Fonni: si parte il 27 ottobre con Chentu Poetas – Fonne tres seculos de istoria di Andria Nonne, incentrato sul tema della composizione musicale dei primi del Novecento (interventi di Anna Cristina Serra e Pier Sandro Pillonca); si prosegue il 1 novembre con La Cantadora il romanzo di Vanni Lai dedicato a Candida Mara, la prima donna del canto a chitarra (a dialogare con l’autore sarà Ottavio Nieddu cui si aggiungono gli interventi delle cantadore Noemi e Gianfranca Mulas accompagnate da Nino Manca alla chitarra), e si termina il 5 novembre con Canti di Sardegna. L’anima del popolo sardo di Giulio Fara.  

In occasione dei 100 anni dalla pubblicazione del volume, per i tipi di Casa Ricordi, l’editore Carlo Delfino propone una elegante ristampa dell’opera a cura della docente Myriam Quaquero e dell’etnomusicologo Marco Lutzu (assieme ai curatori, interverranno anche il pianista Riccardo Leone e il tenore Giansilvio Pinna). Masterclass 


È dedicata alla composizione del canto polifonico la masterclass diretta dal maestro Alessandro Catte. La coralità di ispirazione popolare in Sardegna, vanta numerose formazioni che si cimentano in questo repertorio di espressione identitaria. L’incontro, tenuto dal compositore nuorese Alessandro Catte, forte di una grande esperienza nel settore, è rivolto a cantanti, coristi/e, direttori e direttrici di coro, e a chiunque voglia conoscere e sperimentare i passaggi e le tecniche usate per comporre oggi nuovi canti. 

Venerdì 27, alle 20.30, tocca a un gruppo di interpreti tra i più originali della scuderia: il chitarrista Giacomo Deiana in trio con un concerto dal titolo “Leggero, leggerissimo, praticamente senza peso”, con Simone Soro al violino e Pierpaolo Liori alla fisarmonica. Tema che sottende alle musiche, il rapporto tra disabilità e lavoro: quali sono i tasti dell’anima che sfiorano il momento dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e perché è così importante che la società e i suoi componenti soddisfino la naturale esigenza di sentirsi davvero utili.

A seguire, Ilaria Porceddu ed Emanuele Contis con “A due”, concerto ricco di dualità, appunto, fatto di contrasti e prospettive opposte, di commistione e contaminazioni, di unione di stili e unità di intenti. Ilaria Porceddu è cantautrice di impatto e delicatezza che ha alle spalle tre dischi pubblicati e un quarto in lavorazione. A lei, artisticamente, si sposa Emanuele Contis, musicista, compositore e sound designer che intreccia il suo mondo a quello della compagna d’arte in un raffinato concerto di musiche intime e originali.  

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