Sassari. È il grande giorno dei Candelieri

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Di antica importazione pisana, la “Faradda di li Candareri” è la festa più sentita dai sassaresi che non a caso la definiscono “Festha Manna”. Oggetto di numerose innovazioni, la Discesa dei Candelieri è stata in grado di mantenere inalterato il proprio nucleo originale. Si presenta ancora oggi come celebrazione in onore della Vergine Assunta che liberò a più riprese Sassari dalla peste.

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Dalle prime ore del mattino in programma le Vestizioni degli 11 ceri votivi.La vestizione del cero votivo avviene o nella sede del gremio o in casa dell’obriere di Candeliere, proprio con la vestizione i gremianti danno ai ceri in legno un’anima, addobbandoli con cura e precisione. Alle 10 il sindaco accoglierà a Palazzo Ducale il Gremio dei Massai per ricevere la bandiera dell’antico gremio in cambio del Gonfalone della città. Accompagnato dalla banda, il corteo si dirigerà a Palazzo di Città dove si terrà la vestizione della bandiera da parte del gremio. Subito dopo i Massai la esporranno dal balcone del Palazzo.Nel pomeriggio il sindaco riceverà a Palazzo di Città le autorità civili e religiose in attesa della partenza del primo candeliere, prevista per le 18 da piazza Castello. Dopo le 20 il brindisi con il Gremio dei Massai e l’uscita da Palazzo Città, con fischi o applausi che dimostreranno il gradimento dell’operato della Giunta. Più tardi l’arrivo a Santa Maria degli undici candelieri e lo scioglimento del voto intorno alla mezzanotte alla presenza dell’arcivescovo padre Paolo Atzei. La municipalità ritornerà così a Palazzo Ducale dove i Massai restituiranno il Gonfalone al sindaco.

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