Silì. Tredicenne uccisa dalla madre, il legale: “La donna aveva disagi psichici, avevamo chiesto affidamento al padre”

0 0
Read Time:1 Minute, 6 Second

In attesa dei riscontri dell’autopsia, a parlare per definire in contorni della vicenda è il legale del padre della tredicenne uccisa: “Eravamo consapevoli dello stato di disagio della donna e già nel 2015, dopo il suo ricovero per problemi psichici, avevamo presentato istanza perché venisse dichiarata incapace di intendere e di volere, ma l’istanza è stata rigettata perché la donna ha presentato un certificato medico che la dichiarava idonea all’affidamento della figlia”. Lo ha detto all’ANSA l’avvocato Filippo Cogotti, che tutela Piero Carta, il padre di Chiara, la ragazzina di 13 anni uccisa sabato pomeriggio dalla madre a Silì, una frazione di Oristano. Una fine terribile quella della 13enne, che viveva con la madre dopo la separazione dei genitori e che ultimamente, dopo i segni di disagio psichico manifestati dalla donna, Monica Vinci, 52 anni, si era riavvicinata alla famiglia del padre. Negli ultimi tempi le tensioni tra madre e figlia sarebbero state frequenti. “La ragazza si era avvicinata di nuovo al padre – spiega l’avvocato Cogotti – ed era nostra intenzione ad aprile, quando sarebbero decorsi i termini per il divorzio, presentare una nuova istanza di affido. Ma c’è anche dell’altro: Chiara al compimento dei 14 anni, il prossimo 24 marzo, avrebbe potuto esprimere la sua preferenza davanti al giudice e decidere se stare con la madre o con il padre”.

print
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *