A Sestu la clinica psichiatrica più grande della Sardegna

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Nascerà entro due mesi a Sestu una nuova struttura psichiatrica, prossima all’apertura, realizzata dalla società Paracelso Riabilitazione in località More Corraxe.

Sarà la più grande dell’Isola e avrà 32 posti residenziali e 40 diurni.

L’annuncio durante un convegno proprio a Sestu.
    “Abbiamo fatto un lavoro straordinario e intensissimo in così poco tempo, dall’acquisizione del ramo d’azienda all’accreditamento della nuova struttura della Paracelso Riabilitazione – ha spiegato l’ad della Paracelso Riabilitazione Marco Isola – Ora potremo essere operativi per garantire un servizio all’avanguardia attraverso un’assistenza riabilitativa in grado di alleviare il più possibile le difficoltà che deve affrontare chi soffre di patologie psichiche e attenuare i disagi a carico dei familiari”.
    Oltre alla Clinica di Riabilitazione Psichiatrica, residenziale e semi-residenziale la rete comprende altre due strutture già operative: il Centro abilitativo per i disturbi dello spettro autistico di Villamar, residenziale e semi-residenziale, realizzato e gestito dalla Fondazione C.S.P., attivo dall’inizio dell’anno e il Centro abilitativo per i disturbi dello spettro autistico di Monastir, residenziale e semi-residenziale, operante da alcuni anni e in fase di trasferimento nella nuova struttura di Selargius, realizzato e gestito dalla Fondazione A18.
    “La nuova clinica risponde a un bisogno profondo di assistenza espresso da più parti – ha aggiunto il presidente della Fondazione Centro Servizi alla Persona Pier Sandro Scano – Ma quanto svolge il privato sociale, che mette in campo investimenti importanti, rischia di non avere successo se non c’è una efficace interlocuzione con il sistema sanitario pubblico. Alla Regione chiediamo programmazione, relazioni rapide, compresi i contratti per il 2023, che non possono arrivare a luglio, per realizzare un’alta qualità dei servizi integrati destinati alla comunità”.
    “Per le famiglie che hanno al loro interno una persona con disturbi dello spettro autistico è assolutamente necessario poter contare su strutture che funzionino, così come per i ragazzi è fondamentale essere accolti in luoghi dove si sentano a proprio agio, possano esprimere i propri bisogni e riescano a veder valorizzate le proprie capacità, sentendo forte il senso della comunità di cui fanno parte. Questi – ha detto Franco Meloni, che con Paola Scano guida la Fondazione A18 – sono gli obiettivi che ci guidano quotidianamente”.  (Ansa)

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