Cagliari. La Grande Prosa: Lovin’Jame con Stefano Nosei e Andrea Maddaloni

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Cagliari. Nell’Isola – sotto le insegne del CeDAC – “Sono nato delicato (Lovin’James)” di e con Stefano Nosei – protagonista venerdì 8 marzo alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, poi sabato 9 marzo alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale e domenica 10 marzo alle 21 al Padiglione Tamuli delle Ex Caserme Mura di Macomer per la Stagione 2018-2019 nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Il cartellone della Musica s’intreccia agli itinerari del Jazz Club Network firmato CeDAC – a San Gavino e Macomer nel duplice appuntamento di martedì 12 marzo alle 21 al Jazz Aroma Caffè di Oristano e mercoledì 13 marzo alle 21.30 al Jazzino di Cagliari per un raffinato e coinvolgente omaggio a James Taylor.

Il cabaret musicale di Stefano Nosei sbarca nei teatri e nei clubs della Sardegna con uno spettacolo che rimanda al teatro-canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, in un alternarsi di monologhi e grandi successi del pop reinterpretati in chiave intimistica, con la cifra del cantautore americano, sulla falsariga dell’album “Lovin’ James”: un’antologia di celebri hits – da “Barbie Girl“ degli Aqua a “Wild Boys” dei Duran Duran, da “(I Can’t Get No) Satisfaction” dei Rolling Stones a “Like a Prayer” di Madonna oltre alle cover di “Sei Forte Papà” di Gianni Morandi e “Tanti Auguri” di Raffaella Carrà – con la partecipazione di artisti come Paolo Fresu, Fede Poggipollini, Rocco Tanica e Faso di Elio e le Storie Tese.

Sotto i riflettori – insieme a Stefano Nosei (chitarra e voce) – il chitarrista Andrea Maddalone (già collaboratore di Eros Ramazzotti e Claudio Baglioni, Anna Oxa, Elisa, New Trolls, Renato Zero e Alexia) per un divertissement teatral-musicale ironico e a tratti struggente, in cui si alternano racconti e canzoni, per la regia di Roberto Alinghieri. “Sono nato delicato (Lovin’James)” è «un piccolo trattato semiserio sulla delicatezza» – liberamente ispirato all’autore di “Sweet Baby James” e “One Man Dog”, apprezzato da Paul Mc Cartney per il suo stile crepuscolare, dal gusto dolceamaro, con una vena malinconica, non priva di asprezze, che Nosei definisce «il massimo cantore del lato delicato delle cose».

Variazioni sul tema e insoliti accostamenti per un concerto-spettacolo che permette di (ri)scoprire pezzi emblematici di un’atmosfera e di un’epoca, entrati ormai parte della colonna sonora di più di una generazione – come sottolinea Stefano Nosei: «Un diverso stile, un altro punto di vista e il senso delle canzoni assume significati sorprendenti. Se, per un gioco immaginifico facessimo cantare Il cielo in una stanza a Bob Marley, la versione reggae diventerebbe… Il chilum in una stanza! E in effetti se suona un’armonica e vi sembra un organo… qualcosa dovete aver fumato per forza! Ma Barbie Girl “taylorizzata” si trasforma da canzoncina di plastica in struggente ballata sull’amore imperituro tra Barbie e Ken».

Il talento musicale e la vis comica di Stefano Nosei – conosciuto dal grande pubblico per le fortunate riletture parodistiche di grandi successi della musica leggera italiana, dal salotto televisivo di Maurizio Costanzo alla ribalta di Zelig – si sposa al rigore del chitarrista e arrangiatore Andrea Maddalone (all’attivo un’intensa carriera tra collaborazioni con i nomi di spicco del pop e musiche per il cinema e per varie serie tv), in una performance scoppiettante fra surreali microstorie e pezzi famosi, suonati e cantati alla maniera di James Taylor. “Sono nato delicato (Lovin’James)” rappresenta un personale omaggio al cantautore americano, ma anche un vivido affresco della cultura popolare italiana tra Novecento e Terzo Millennio: dopo “Il Cantafuori”, “Bagnino”, “Mi Ricordo Lasagne Verdi”, “Bimbi Belli”, “Il cantatore calvo”, “Giù la maschera” e “La Strana Storia del Sig. Mario…”, e ancora “Rime a Sanremo” e “Canzoni in Corso” l’artista spezzino porta nell’Isola la sua versione, volutamente “travisata” – di brani (in)dimenticabili. Focus sulla delicatezza – e sulla capacità di guardare oltre l’apparenza, per cogliere il senso nascosto e capovolgendo la prospettiva, reinventare la realtà: un segreto d’artista, per affrontare la vita con fantasia e poesia.

Stefano Nosei pubblica il primo disco, un 45 giri dal titolo “Non è facile/Lo zampino”, nel 1978. Collabora con numerosi artisti, tra cui Rocco Tanica, Dario Vergassola, Paolo Fresu, Osvaldo Cavandoli e gli Elio e le Storie Tese, pubblica inoltre libri e album musicali.

È noto al grande pubblico soprattutto per le sue reinterpretazioni parodistiche di grandi successi della musica leggera italiana. Negli anni ottanta debutta in RAI in programmi di prima serata, dal 1992 frequenta per anni il salotto televisivo di Maurizio Costanzo e nel 2007 partecipa al programma di Canale 5 Zelig. Scrive diversi spettacoli teatrali (Il Cantafuori, Bagnino, Mi Ricordo Lasagne Verdi, Bimbi Belli, Il cantatore calvo, Giù la maschera, La Strana Storia del Sig. Mario…, un testo di Roberto Alinghieri, nel quale ha musicato alcune poesie di Gianni Rodari, Rime a Sanremo, Canzoni in Corso). Da settembre 2013 è nel cast di Colorado.

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