Chiusura in bellezza della Sartiglia di Oristano con 11 stelle, di cui una d’oro, da parte del Gremio di San Giuseppe

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Chiusura della Sartiglia oristanese, col Gremio di San Giuseppe, che mette nel carniere 11 stelle di cui una d’oro. Si comincia regolarmente alle 14,20 dopo la sfilata dei vari gruppi in costume e dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria della ragazzina di Silì, assassinata dalla madre

Scende per primo il Cumponidori di San Giuseppe Giampaolo Mugheddu, che avendo già una stella d’argento in carniere, potrebbe conquistare quella d’oro, ma liscia clamorosamente il bersaglio.

Non manca il bersaglio il secondo cavaliere, che è il vice del Capo corsa, Giampaolo Mugheddu. Per la seconda stella, bisogna aspettare alla quattordicesima discesa, quella di Daniele Ferrari, che viene premiato da Monsignor Carboni, Arcivescovo di Oristano, dopo qualche minuto si ripete Alessio Garau, quindi, alla venticinquesima discesa, fa il quarto centro della serata Raimondo Carta e subito dopo Cristian Sarais, che viene premiato dal Sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, infine centra il sesto bersaglio Davide Figus, quando sono passate da poco le 15,30.

Alla quarantasettesima discesa, fa centro Fabio Fiori, che viene premiato dal Prefetto di Oristano, Fabrizio Stelo.

Per l’ottavo centro, bisogna aspettare la cinquantasettesima discesa di Giovanni Serra, poi in rapida successione ci sono i centri di Renzo Mura, che riceve la stella d’argento dal Questore di Oristano, Giuseppe Giardina, quindi, arriva la stella d’oro ad opera Michael Casula, che aveva centrato il bersaglio anche nella Sartiglia del Gremio di San Giovanni, infine l’undicesima e ultima stella, ad opera di Carmen Murru.

Seguiranno altre sedici discesa senza che venga centrato il bersaglio, quindi vengono riconsegnate le spade e viene il turno del capo corsa e del suo vice con “su stoccu”, ma il carniere delle stelle resta fermo a 11 bersagli.

Forse per accontentare coloro che sono appassionati alle spettacolari corse delle Pariglie, il Cumponidori da l’addio alla corsa alla stella, con la benedizione della folla con “Sa pippia de Maju” e alle 17, il corteo si trasferisce in Via Mazzini per le spettacolari evoluzioni aeree.

Tutto sommato, una Sartiglia del Gremio di San Giuseppe, che non è riuscita ad eguagliare, per numero di stelle, quella del Gremio di San Giovanni, ma è risultata ugualmente piacevole e gradita dal pubblico, anche perché sono stati accontentati anche gli appassionati delle evoluzioni aeree delle Pariglie.

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