Comunità energetiche, Anita Pili risponde a viceministro Todde: ‘Sardegna mai stata capofila di alcun progetto. Prima di commentare sarebbe meglio informarsi’

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Cagliari. “Prima di rilasciare dichiarazioni di impatto per l’intera Nazione, poiché si parla di un bando che riguarda tutti i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti, ci si dovrebbe informare adeguatamente, soprattutto quando si riveste un importante ruolo istituzionale. Inoltre, è inconcepibile che un membro del Governo non conosca il ruolo della Conferenza delle Regioni e delle sue Commissioni”. Così l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha risposto alle accuse rivolte alla Regione Sardegna da parte del viceministro del Mise, Alessandra Todde, sui finanziamenti del Pnrr per le comunità energetiche, e indirettamente anche alla deputata di Forza Italia, Erica Mazzetti, che ieri durante un convegno aveva lanciato la medesima accusa.

“Infatti – ha aggiunto l’assessore Pili – la Regione Sardegna non solo non è capofila di alcun ‘progetto pilota’ sulle comunità energetiche e quindi non ha espresso alcuna rinuncia, ma insieme alle altre Regioni, nell’ambito della Commissione Energia della Conferenza Stato-Regioni, da me coordinata, ha condiviso all’unanimità un’intesa col Ministero della Transizione ecologica (Mite) per affidargli la gestione amministrativa, economica e finanziaria della Misura ‘Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e autoconsumo’ che rappresenta un’importante opportunità per i nostri territori. Le Regioni si sono impegnate a definire le iniziative attuative e le attività di animazione e supporto territoriale e inoltre potranno associare ulteriori risorse. Siamo in attesa dagli uffici tecnici del Mite del bando-prototipo per proseguire il percorso che riguarda i 2 miliardi di euro destinati dal Pnrr”.

“Il buon lavoro fatto finora da tutte le Amministrazioni regionali è molto importante, perciò svilirlo con dichiarazioni false e diffamatorie, oltre che prive di conoscenza dell’argomento, è fortemente scorretto. Infatti, le Commissioni esprimono un parere politico sugli atti normativi, che viene poi approvato dalla Conferenza dei Presidenti di Regione”, ha concluso l’Assessore dell’Industria della Regione Sardegna. 

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