Controlli a Cagliari sulle strade ad opera delle Forze dell’Ordine

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La Polizia Municipale, la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno già da oggi iniziato una serie di controlli sul rispetto delle misure di cui ai decreti del Governo contro il Coronavirus.

Oggi era stato interdetto con ordinanza del Sindaco n. 14 del 12 marzo, lo svolgimento del mercatino domenicale nel piazzale Trento e quindi sono state effetuate verifiche che il divieto fosse effettivamente rispettato, così come è effettivamente accaduto: non si è presentato nessun espositore e neppure alcun avventore e non è stato necessario quindi alcun intervento degli Organi di Polizia.
Il controllo si è esteso anche nella zona di via Po dove ogni domenica si estende il mercatino domenicale.

Anche in questa zona non si è presentato nessun venditore e le strade sono rimaste deserte.

Nelle altre strade del territorio di Cagliari, i controlli sono stati incessanti portando all’identificazione di quei cittadini che ancora escono dalle loro abitazioni, per stabilire se il motivo fosse ricompreso nei casi consentiti dai decreti.

Per due cittadini che circolavano in città provenienti da Capoterra, a dir loro per fare la spesa a Cagliari, è scattata la denuncia penale ai sensi dell’art. 650 del C.P. per l’inosservanza alle disposizioni dei Decreti del presidente del consiglio.
Le due denunce si sommano alle 8 di ieri ed a altre dei giorni precedenti.

I controlli sul rispetto dell’ordinanza e dei recenti provvedimenti urgenti per il contenimento del contagio da Codiv-19 adottati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, proseguirà con costanza e il consueto impegno degli organi di polizia.

Vale ancora una volta ricordare che: “… Sull’intero territorio nazionale è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico”. (Art. 1 n. 2 del DPCM 9 marzo 2020.


Bisogna “… evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza …”. (Art. 1 lett. A del DPCM 9 marzo 2020).


I trasgressori verranno perseguiti penalmente ed in via amministrativa.

Alberto Porcu Zanda

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