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E’ allarme nei reparti di rianimazione e terapia intensiva dell’area vasta di Cagliari per carenza di posti letto. Sempre più pesanti le condizioni dell’unità operativa più grande al San Giovanni di Dio: appena cinque posti letto perennemente occupati, con le sale al completo e i pazienti ricoverati in situazioni di emergenza. Ancora peggiore la situazione del Binaghi, con appena quattro posti letto. Troppo pochi gli spazi per i pazienti. Da qui il grido d’allarme di Edoardo Tocco (FI), in qualità di vice presidente della commissione salute: “Sono condizioni insostenibili per i pazienti – spiega l’esponente degli azzurri – Non basta. Si pensi che questi posti letto sarebbero dovuti essere trasferiti al Policlinico di Monserrato, che conta appena quattro siti disponibili. Si parlava di un incremento di postazioni, con dodici spazi nel caseggiato ai piedi della 554, ma nulla è stato fatto. La capienza è ridotta per Cagliari e hinterland. Solo l’altro giorno sono stati segnalati altri due casi, con il trasferimento d’urgenza di un paziente dal Santissima Trinità al nosocomio di Iglesias ed un’altra paziente a Sassari. Una via crucis continua”. E’ profondo rosso anche nel reparto di Neurochirurgia di Iglesias. “Ennesimo risultato di un riordino che sta portando allo sfascio della sanità sarda – conclude Tocco – con gli appelli inascoltati. La proposta di Forza Italia auspicava il trasferimento del reparto di Neurochirurgia al Brotzu di Cagliari, con un potenziamento dei posti letto nell’hinterland cagliaritano. Niente di tutto questo. Con il caso di un paziente che è stato costretto, lo scorso fine settimana, al trasporto urgente verso il San Francesco di Nuoro, con tutti i rischi dettati dall’emergenza”.
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