Festival Nuoro Jazz: stasera il trio dell’arpista Marcella Carboni in concerto

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Nuoro. Dopo la giornata inaugurale (martedì 18) con il quintetto di Paolo Fresu, il festival Nuoro Jazz – in programma nel capoluogo barbaricino fino giovedì 27 agosto – entra nel vivo seguendo ancora il filo rosso che lega i concerti ai Seminari di studio sulla musica jazz promossi dall’Ente Musicale di Nuoro (l’appuntamento coi quali per quest’anno è rimandato al prossimo per via dell’emergenza Covid-19).

Sono infatti tutti docenti dell’iniziativa didattica fondata nel 1989 proprio da Paolo Fresu insieme alla compianta Antonietta Chironi, i protagonisti della serata di oggi (mercoledì 19) nel giardino della sezione sarda della Biblioteca Satta: sul palco, a partire dalle 21, il trio intestato all’arpista Marcella Carboni, affiancata da due colleghi dei Seminari nuoresi, entrambi nomi di primissimo piano della scena jazzistica nazionale: il contrabbassista Paolino Dalla Portae il batterista Stefano Bagnoli. Il concerto ruoterà intorno a “This is not a Harp”, progetto consegnato alle tracce dell’omonimo disco (l’ottavo da leader per Marcella Carboni) pubblicato dall’etichetta Barnum for Art di Max De Aloe (anche lui docente dei corsi nuoresi: sua la classe di armonica cromatica): un disco che l’artista sarda ha maturato nei sei anni trascorsi dal precedente “Still Chime”.

“Questa non è un’arpa. Non è sicuramente l’arpa angelica, magica e rilassante, che ritroviamo nell’immaginario collettivo”, spiega Marcella Carboni: “E allora questa non è un’arpa: è la mia voce, il mio suono. È uno strumento che sa graffiare, sa avere ritmo, groove. È straniante ma a volte anche morbida e dal suono rotondo. Pensando a questo trio ho preso in prestito da René Magritte il titolo del dipinto con la celebre pipa, ‘L’inganno delle immagini’, che diventa qui ‘L’inganno dei suoni’, dove contrabbasso, batteria e arpa si muovono in un continuo gioco di ruoli intercambiabili. La struttura del disco è concepita come un quadro surrealista: otto oggetti reali e razionali che si trovano in mezzo a quattro pillole di improvvisazione radicale, follie sonore, ispirate alle tele di Magritte; una batteria suonata in reverse, giochi di effetti, contrasti timbrici e dinamici che aprono le porte di una dimensione surreale”.

Il jazz contemporaneo di Marcella Carboni – arpista, compositrice, improvvisatrice e didatta – è fatto di suono puro ed elettronica, scrittura e improvvisazione. Oltre alle tappe formative tradizionali, dal diploma in arpa classica alla laurea in jazz, allo studio della composizione, sono le collaborazioni artistiche a indirizzare da subito la sua ricerca musicale: musicisti come Bruno Tommaso, Rosario Giuliani e Enrico Intra hanno voluto lavorare con lei, spesso scrivendo composizioni pensate per il suo strumento o affidandole alcune delle loro pagine, come è successo con un altro grande jazzista, Enrico Pieranunzi. Se da una parte Marcella Carboni è stata influenzata dal jazz mainstream, dall’altra le esperienze con Butch Morris, con il Sonic Genome di Anthony Braxton o con il collettivo di improvvisatori Franco Ferguson hanno contribuito a sviluppare la sua anima di improvvisatrice radicale. La sua arpa elettroacustica è spesso ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche. Dal vivo e nelle incisioni, ha fatto parte delle formazioni più varie, dal solo all’orchestra: da progetti più longevi come quelli in duo con voci femminili (Francesca Corrias, Elisabetta Antonini), fino a quelli con l’armonicista Max De Aloe o con il sassofonista Simone Alessandrini. Da sempre in prima linea per l’affermazione dell’arpa come strumento capace di inserirsi a pieno titolo nell’ambito jazzistico, Marcella Carboni porta avanti da oltre dieci anni un’intensa attività didattica e divulgativa, portando l’arpa jazz nei conservatori e nelle scuole d’arpa italiane ed estere. Un’esperienza che nel 2018 è culminata con la pubblicazione del metodo “Jazz Harp – A Practical Method” per la casa editrice americana Vanderbilt Music Company, specializzata in musica per arpa.

Giovedì (20 agosto) Nuoro Jazz prosegue con un altro trio, che comprende anche in questo caso il contrabbassista Paolino Dalla Porta, stavolta in compagnia del chitarrista Bebo Ferra, col quale condivide da anni le sorti di un affiatatissimo duo, e il trombettista Fulvio Sigurtà: alle 21 nel giardino della sezione sarda della Biblioteca Satta.

biglietti per tutti i concerti del festival si possono acquistare online sul sito Ciaotickets e a Nuoro al CTS (Centro Turistico Sardo) in piazza Mameli, 1.

Per informazioni la segreteria dell’Ente Musicale di Nuoro risponde al numero 078436156 e all’indirizzo di posta elettronica nuorojazz@entemusicalenuoro.it; altre notizie e aggiornamenti sui seminari e la rassegna di concerti sono disponibili nel sitowww.entemusicalenuoro.ite alla pagina www.facebook.com/nuorojazz2014.

Il festival Nuoro Jazz è organizzato dall’Ente Musicale di Nuoro con il contributo del MiBACT (extra-FUS COVID), della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo), della Fondazione di Sardegna e dell’Amministrazione Comunale di Nuoro, con il supporto della Biblioteca Sebastiano Satta, della cooperativa sociale LARISO, della galleria Mancaspazio, Nuoro di Mereu Auto, del CTS Nuoro, Desacrè e cooperativa Maia.

PROGRAMMA

  • martedì 18 agosto

h 18.00 > Nuoro • Spazio Ilisso • h 18:30 Disordine Armonico” Flavio Manzoni con Roberto Cipelli presenta il manifesto di Nuoro Jazz

h 20.45 e 22.30 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • Paolo Fresu quintet – Paolo Fresu, Tino Tracanna, Roberto Cipelli, Ettore Fioravanti, Attilio Zanchi

prima del concerto delle 22.30 “Suonare ti tocca”performance artistica del trio IDEM Studio

  • mercoledì 19 agosto

h 21.00 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • “This is not a harp” • Marcella Carboni trio – Marcella Carboni, Stefano Bagnoli, Paolino Dalla Porta

  • giovedì 20 agosto

h 21.00 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • Paolino Dalla Porta, Bebo Ferra, Fulvio Sigurtà

  • venerdì 21 agosto

h 21.00 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • “Contrappunti” Max De Aloe, Salvatore Spano, Salvatore Maltana, Francesco Brancato

  • sabato 22 agosto

h 21.00 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • Emanuele Cisi e Dado Moroni

  • domenica 23 agosto

h 21.00 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • “La luce di Algeri” Loris Lari quartet – Loris Leo lari, Davide Bussoleni, Francesco Orio, Stefano Bruni

  • lunedì 24 agosto

h 21.00 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • Enrico Merlin “Monk Fingers” Enrico Merlin, Matteo Pastorino, Vito Cauli, Bachisio Pischedda, Edoardo Meledina

  • martedì 25 agosto

h 21.00 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • Francesca Corrias “Roundella” – Francesca Corrias, Luca Mannutza, Filippo Mundula, Gianrico Manca, Mauro Laconi

  • mercoledì 26 agosto

h 21.00 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • Butterfly Cluster (migliori studenti Nuoro Jazz 2019) –Alessandra Soro, Francesco Panconesi, Paolo Petrecca, Gianluca Palazzo, Kim Baiunco, Fabrizio Fiore
a seguire
H-Owl Project – Rossella Palagano, Nicolò Pietrafesa, Vito Faretina, Graziano Pennetta

  • giovedì 27 agosto

h 21.00 > Nuoro • Giardino sezione sarda Biblioteca S.Satta • Claudia Aru “Tra Sardegna e Africa” – Claudia Aru, Simone Soro, Fabrizio Lai, Stefano Vacca, Matteo Muntoni

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