Gene Angelina Jolie. L’Inps riconosce l’invalidità alle donne che scelgono la chirurgia preventiva da sane

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Sarà riconosciuta una corretta percentuale d’invalidità alle donne portatrici delle mutazioni Brca1 e Brca2, che sceglieranno la chirurgia preventiva da sane, senza quindi aver sviluppato   la malattia. È questo il principale risultato di un’azione congiunta che ha unito allo stesso tavolo l’Inps, l’associazione aBRCAdaBRA, nata per rappresentare i bisogni delle persone portatrici della mutazione Brca, e la Favo, la Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia. Un lavoro congiunto per riconoscere una tutela sia alle persone sane che devono convivere con un elevato rischio di ammalarsi di tumore lungo il corso della loro vita , sia a quelle che, già malate oncologiche, affrontano rischi aggiuntivi di salute a causa della mutazione genetica Brca.

Le persone portatrici delle mutazioni Brca – tra i 75 e i 150 mila casi oggi in Italia secondo una semplice proiezione in assenza di dati nazionali certificati – sono esposte al rischio di sviluppare in giovane età, anche sotto i 30 anni, i tumori al seno, all’ovaio, e all’endometrio, oltre ad altre neoplasie. Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano alle donne ad alto rischio tre diversi percorsi: una sorveglianza “speciale” con periodicità e prestazioni diagnostiche specialistiche ravvicinate nel tempo e diverse rispetto a quelle delle altre donne; una chirurgia di riduzione del rischio oppure una chemio prevenzione.

Alle donne sane che scelgono la chirurgia di riduzione del rischio, unica vera prevenzione possibile per il tumore alla mammella, all’ovaio e all’utero, verrà riconosciuta, se lo richiedono, una determinata percentuale di invalidità civile per la menomazione permanente di tali organi e per lo stress psichico subito secondo lo status di “handicap non grave” (legge 104, articolo 3, comma 1), salvo che la sofferenza psichiatrica non sia tale da aggravare ulteriormente la situazione. Questa novità, assoluta sulle donne sane, comporterà un innalzamento della percentuale d’invalidità anche per le donne malate e Brca positive, che decideranno di affrontare la chirurgia preventiva per gli altri organi non affetti da n

La chirurgia preventiva la si associa alla famosa attrice Angelina Jolie che si è sottoposta a una doppia mastectomia preventiva (vale a dire l’asportazione di entrambe le mammelle) per evitare il rischio di un tumore al seno, la malattia che ha ucciso sua madre. La scelta, disse l’attrice in un articolo sul New York Times, è legata alla consapevolezza di avere una mutazione genetica (al gene Brca1) che aumenta le probabilità di sviluppare un cancro al seno o alle ovaie.

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