Giorno del ricordo – Oristano ha commemorato le vittime delle foibe

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Oristano ha commemorato le vittime delle Foibe per il Giorno del Ricordo. La cerimonia, prevista il 10 febbraio, si è tenuta oggi a causa del maltempo.

In via Garibaldi, alla presenza delle massime autorità cittadine, il Sindaco Andrea Lutzu ha deposto una ghirlanda di fiori davanti all’Ulivo tricolore, piantato due anni fa per tramandare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel Secondo Dopoguerra, nonché della più complessa vicenda del confine orientale.

“Il 10 febbraio di ogni anno, dal 2004, si ricordano le vittime dei massacri delle foibe e il dramma dell’esodo giuliano dalmata, con la Giornata del ricordo – ha detto il Sindaco Lutzu durante la commemorazione -. Come sapete, ho preferito svolgessimo oggi la nostra sobria cerimonia – viste le previsioni meteo – rinnovando l’omaggio della Città e la memoria di una tragica pagina della storia dell’Italia e degli Italiani. La data scelta dalla legge è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati che assegnavano alla Jugoslavia vari territori orientali: Istria, Fiume, Zara, gran parte della Venezia Giulia”.

“Nel riconoscere il 10 febbraio quale Giorno del ricordo – ha proseguito il Sindaco Lutzu -si è inteso rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più vasta vicenda del confine orientale. Anche Oristano rinnova un momento di riflessione, per diffondere la conoscenza dei tragici eventi: istituzioni e scuole operano perciò affinché ogni becero negazionismo sia superato e sconfitto. Ciò ha ricordato ieri il Capo dello Stato. Ed ha aggiunto: Oggi il vero avversario da battere, più forte e insidioso è quello dell’indifferenza, della noncuranza, che si nutrono della mancata conoscenza della storia. Essa insegna che odio e discriminazione generano solo altro rancore e ulteriore violenza. Anche noi, nel nostro piccolo, ma con lo stesso sentimento patriottico e civile, davanti a questo Ulivo che compendia i valori di cui parliamo, desideriamo rivolgere a quanti subirono la turpe pratica delle foibe, ai profughi, ai loro discendenti, un pensiero commosso e partecipe. La loro angoscia e le loro sofferenze, ha ribadito il Presidente Mattarella, non dovranno cadere nell’oblio. E la nostra sensibilità, poco fa, abbiamo simbolicamente manifestato ad una concittadina esule, che vive ancora il ricordo di quelle tristi pagine di storia. La dignità della Comunità italiana e della sua storia, democrazia e valori della pace e della collaborazione internazionale incoraggino – con il contributo di tutti – dialogo e amicizia tra i popoli. La proclamazione congiunta di Gorizia e di Nova Gorica a Capitale europea della Cultura 2025, come ha ricordato il Capo dello Stato, sono un messaggio che rende onore a Italia e Slovenia. E la nostra Oristano, che con Sinj, in Croazia, vanta un florido rapporto di fraternità culturale, assicura che la nostra sensibilità è capace di varcare non uno ma due mari, confermando quanto sia fecondo e arricchente l’incontro tra tradizioni e culture diverse”.

La cerimonia si è svolta nel rispetto delle norme anti Covid alla presenza di un ristrettissimo numero di partecipanti. Erano presenti il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Presidente uscente della Consulta Emanuele Orrù e il consigliere comunale Antonio Iatalese.

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