“Giovani che cambiano il mondo”, dal 28 ottobre il nuovo progetto di Rumundu con le scuole

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Workshop e lezioni online, un hackathon a Sassari e un viaggio premio per il
miglior progetto di innovazione a Bruxelles. Il nuovo progetto dell’associazione
Rumundu risponde presente al bando per iniziative a favore del sistema scolastico
della Fondazione di Sardegna e mette i giovani al centro. Oltre duecentocinquanta
studenti, provenienti da 14 istituti dell’Isola, proveranno a dare una visione di
Sardegna sostenibile, in linea con i 17 obiettivi delle Nazioni Unite, conosciuti
anche come Agenda 2030.

Il percorso formativo ideato da Rumundu parte proprio dalle iniziative delle
Nazioni Unite volte a responsabilizzare i giovani a livello globale. Affrontare
problemi come la povertà, la disoccupazione, la scarsa scolarizzazione, le
disuguaglianze di genere e il divario digitale richiedono competenze e una forte
cittadinanza attiva comune. L’ambizione di Rumundu è quella di formare una
nuova classe dirigente pronta a condurre la Sardegna verso un futuro di
sostenibilitàeconomica, sociale ed ambientale. Partendo dai giovani. E nell’Isola
quasi trecento studenti avranno la possibilità di pensare davvero come i ‘grandi’,
cimentandosi in nuove modalità di apprendimento, laboratori d’impresa e di
progettazione sociale tenuti da esperti e professionisti.

Si parte il 28 ottobre con workshop online rivolti a studenti e docenti, e si
continuerà fino al 16 dicembre. Nella stessa giornata è previsto il gran evento finale
a Sassari con un hackathon, dove gli studenti si riuniranno in presenza e si
sfideranno per trovare la migliore soluzione di sviluppo locale per la Sardegna. Il
team che presenterà il miglior progetto vincerà un viaggio premio formativo a
Bruxelles (di una settimana), alla scoperta delle istituzioni europee.

Stefano Cucca, presidente di Rumundu: “Abbiamo iniziato le nostre attività
supportando aziende, pubbliche amministrazioni e startup per lo sviluppo di
progetti sostenibili. Ci siamo aperti anche a percorsi di alta formazione
internazionale collaborando direttamente con la Commissione Europea e diverse
istituzioni internazionali, ma sentivamo che non stavamo rispondendo ad una
fascia della popolazione importantissima: i giovani. Negli ultimi anni abbiamo così
iniziato a collaborare con le scuole integrando programmi internazionali con gli
studenti prima sardi ed oggi abbiamo diversi progetti che vedono coinvolti ogni
anno circa 500 studenti. Obiettivi: mettere in atto processi cognitivi per affrontare
e risolvere problemi la cui soluzione non è evidente nell’immediato, favorire il
pensiero critico e la capacità di lavorare in gruppo per trovare soluzioni applicabili
ai vari contesti sociali attraverso progetti di sviluppo locale. Infine, favoriamo la
mobilità internazionale fin dalla giovane età e così abbiamo portato i nostri giovani
negli Stati Uniti ed oggi abbiamo un collaborazione con le istituzioni per
coinvolgere sempre di più i nostri giovani e farli sentire cittadini europei. Infatti
anche con il Progetto Scuola della Fondazione di Sardegna coglieremo l’occasione
di regalare un viaggio presso le istituzioni europee”.

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