By 
1
0
Ieri un Auditorium del Museo Diocesano di Oristano, gremito come non si era mai visto, tante le persone giunte anche da molto lontano, per assistere alla presentazione dell’antologia poetica scritta a sei mani dalle poetesse Maria Giuliana Campanelli, Giuseppina Carta, Marella Giovannelli, Monica Orrù, Lilli Sanna e Fulvia Tolu.
Dopo i tanti successi avuti nelle numerose presentazioni già effettuate, Il profumo rosa degli asfodeli, ha entusiasmato anche il pubblico presente nel suggestivo salone del Museo Diocesano di Oristano.
Magistralmente coordinata da un’effervescente Maria Cristina Manca e col corollario dei bellissimi brani musicali suonati al flauto traverso da Maria Pia Lixi, che hanno contribuito anche a dare una certa atmosfera da favola ai versi delle sei bravissime autrici che a turno si sono alternate nella lettura delle loro poesie più significative, la serata è stata seguita con molta attenzione e interesse dal numeroso pubblico presente.
Nel corso del suo intervento, Bachisio Bandinu che è anche l’autore della prefazione del libro, nel parlare dell’opera si è soffermato su ciò che, ancora oggi, rende prezioso il linguaggio poetico nella sua essenzialità.
L’evento aveva anche uno scopo assistenziale, in quanto “Il provento della vendita dei libri – come ha spiegato Caterina Murru – saranno devoluti in beneficenza per il progetto casa d’accoglienza, Cumbessias, nel quale il Soroptimist di Oristano, che ha anche patrocinato la manifestazione poetica. è impegnato da alcuni anni”.
Ma la ciliegina sulla torta è stata sicuramente il bellissimo spazio del Museo Diocesano, che ha contribuito a rendere magica la stupenda serata. In definitiva, un evento magistralmente organizzato che ha dato qualcosa a tutti: organizzatori, autrici e pubblico presente.
L’antologia poetica, è stata un’autentica sorpresa, scritta con la massima schiettezza, fatta con magistrale eleganza e con piacevoli espressioni, che entusiasmano e rendono vivace e spumeggiante ogni pagina, ha avuto un successo meritatissimo, che rende ancora una volta onore alle sei bravissime poetesse.
Gian Piero Pinna
