I sindaci dei piccoli comuni a Conte: Siamo un opportunità non un problema

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Roma. Grande affluenza all’incontro dei Sindaci d’Italia organizzato per il secondo anno da Poste Italiane. Sala stracolma di primi cittadini in fascia tricolore, provenienti da tutta l’Italia isole comprese. Il governo è presente ai massimi livelli dal presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte il Ministro dell’economia Gualtieri, la ministro del lavoro Cataldo, il ministro Pisano, il ministro Boccia

La giornata inizia con un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che non è potuto intervenire per motivi istituzionali. Introduce la giornata la presidente di Poste Italiane che rimarca il ruolo di poste italiane e la capillarità dei servizi atti a raggiungere anche i posti meno accessibili e con scarsità abitativa. Segue l’intervento del presidente dell’ANCI De Caro che sottolinea la grande importanza dei piccoli comuni tessuto del paese Italia. Ringrazia le poste italiane per aver mantenuto le promesse di non chiudere nessun ufficio postale dei piccoli centri, menziona il Comune di Baradili, il comune più piccolo della Sardegna con 80 abitanti, dove Poste Italiane ha installato il Postamat. Chiede a Conte risorse per tutelare e salvaguardare l’identità del territorio. Fa appello al Presidente, per dare ad ogni comune un segretario, perché i piccoli comuni non hanno un segretario comunale mettendo in crisi i sindaci e spesso limitando il potere decisionale. Infine chiede a Conte che tutti i sindaci abbiamo un’indennità minima di 1500 euro netti. L’intervento si chiude con una standing ovation per De Caro.

E’ la volta di Nunzia Cataldo Ministro del Lavoro che parla del tessuto del nostro paese composto in larghissima parte da tanti piccoli borghi che rischiano di sparire a causa dello  spopolamento e propone di investire e creare lavoro per invertire la tendenza  sottolineando la centralità di poste italiane in questa sfida. Ricorda inoltre il ruolo determinante delle poste per la gestione del reddito di cittadinanza.

Roberto Gualtieri Ministro dell’Economia l’Italia senza i piccoli comuni non sarebbe se stessa, e dice si alla proposta di portare a 1500 euro l’indennità dei minima dei sindaci. I comuni non devono essere un problema ma un’opportunità per la crescita del paese. Annuncia che in manovra ci sarà la gratuità degli asili nido. Nella manovra ci sarà un capitolo importante sui comuni. Cresceranno gli investimenti nei comuni per aumentare la coesione 3,5 miliardi, con affidamento diretto, in modo differente tra i piccoli e grandi comuni, risorse spendibili subito. Ci sarà un aumento delle risorse per la fusione dei piccoli comuni. Per il sud ci sarà anche un piano per il rafforzamento amministrativo.

Il presidente del Consiglio Conte apre riprendendo il discorso di De Caro ritenendo giusto un minimo, e sottolinea minimo, aumento del compenso dei sindaci e chiede un tavolo di confronto permanente, anche il problema del segretario comunale nei piccoli paesi ritiene sia giusto da affrontare. Sottolinea inoltre che il 92% delle produzioni tipiche nasce nei piccoli comuni. Si ripropone di ridurre le diseguaglianze tra piccoli e grandi centri soprattutto nel processo digitale. Bisogna lavorare per tenere connessa tutta la penisola. Parla poi di accelerare la ricostruzione delle aree colpite da eventi sismici. Sottolinea il ruolo di poste italiane per i pagamenti elettronici e la disponibilità per l’abbattimento delle commissioni sulle transazioni. Lo stato non dovrà più far cassa ai danni dei comuni. Ci sarà un fondo IMU TASI per non penalizzare i comuni. Ci saranno tantissime iniziative per ridare vita in termini di qualità ai piccoli comuni. E conclude che bisogna lavorare per ripopolare i piccoli comuni.

Giorgio Lecis

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