Il Gal Sinis protagonista alla XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

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Dal 2 al 5 novembre Paestum è la sede della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, l’evento più importante per la promozione turistica del patrimonio archeologico italiano. Tra gli oltre 160 espositori provenienti dall’Italia e dall’estero, anche in questa edizione è presente il Gal Sinis, con due stand di cui uno istituzionale in collaborazione con la Fondazione Mont’e Prama e l’altro riservato agli operatori del territorio selezionati attraverso un bando pubblico. Partecipazione che rientra
nell’ambito degli interventi di promo-commercializzazione mirati a settori specifici, previsti dal Piano d’Azione 2014-2022.
L’obiettivo principale della Borsa è quello di valorizzare i parchi e i musei archeologici, promuovere le destinazioni turistiche archeologiche, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione e stimolare opportunità economiche e occupazionali. In particolare ì visitatori, che nella precedente edizione sono stati più di 8.000, attraverso gli stand del Gal Sinis avranno l’opportunità di scoprire un parco archeologico naturale che racconta una storia di settemila anni.
Il Presidente della Fondazione Mont’e Prama, sottolinea l’importanza di partecipare alla
Borsa come mezzo per promuovere il territorio: “partecipare alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum significa promuovere il territorio laddove sono presenti i futuri potenziali fruitori. Per questo motivo occorre stringere relazioni: a livello locale è strettamente necessario per proporre un unicum fatto di storia, arte, cultura, paesaggio e prodotti della terra; a livello internazionale perché si presenta una meta ricca e interessante, che supera l’idea di semplice località balneare e permette di rendere nota la moltitudine di occasioni e attrattive per il visitatore del Parco Archeologico Naturale del Sinis e della Sardegna intera. Stiamo gettando le basi per il prossimo
futuro”. Sulla stessa linea il Direttore del Gal, Cristiano Deiana che riassume così il senso della presenza alla Borsa per un territorio che ospita una grande varietà di siti e musei tra i quali spiccano l’area archeologica di Tharros, il Museo civico Giovanni Marongiu, l’Ipogeo e la chiesa di San Salvatore, la Torre di San Giovanni e S’urachi solo per citare i più importanti: “l’evento di Paestum rappresenta un’occasione straordinaria per mettere in luce il nostro ricco patrimonio archeologico e culturale.
Questo evento di prestigio ci offre la possibilità di condividere la storia straordinaria del Sinis con un pubblico globale di turisti e professionisti del settore. Il Gal Sinis è determinato a promuovere e valorizzare il territorio in tutte le sue sfaccettature, e questa Borsa rappresenta un passo significativo in questa direzione. Siamo entusiasti di collaborare con la Fondazione Mont’e Prama e gli operatori locali per diffondere la passione per la storia e la cultura e vogliamo dimostrare che il turismo archeologico
va oltre la visita tradizionale ai musei ed è una forma di esperienza culturale ricca e diversificata”.
Al di là della sua valenza in termini di marketing, la BMTA è anche l’ennesima dimostrazione dello spirito di collaborazione tra le agenzie di sviluppo nel territorio. A sottolinearlo è Luigi Tedeschi – Componente del CdA del GAL: “Paestum non è solo una vetrina aperta sul mondo del turismo archeologico che, seppure indispensabile, non può essere l’unico elemento della partecipazione del GAL alla Borsa del turismo archeologico. Infatti, vorrei mettere in evidenza l’importanza dello spirito di
collaborazione tra le varie agenzie di sviluppo che agiscono nel nostro territorio e che a Paestum stanno rappresentando un esempio per altri territori. Il GAL Sinis rappresenta oggi la forza trainante per il nostro territorio perché riesce a tradurre in azioni le linee di sviluppo dettate dal confronto assiduo tra Amministrazioni pubbliche e mondo produttivo, che rivolgono gli sforzi non solo all’aspetto economico bensì al fare vivere le persone che abitano il nostro territorio e ai visitatori un senso di benessere che nasce dal vivere in armonia tra loro e con loro, immersi in uno scenario ambientale e culturale unico”.
Come già detto, a Paestum, il Sinis è presente anche con una rappresentanza delle sue aziende al fine di coniugare promozione e commercializzazione, e proprio su questo aspetto, elemento virtuoso dell’azione del Gal, pone l’accento l’intervento di Sandro Sanna anche lui componente del CdA: “ritengo la partecipazione a questo evento importante per il territorio che rappresentiamo come Gal Sinis, un’ottima vetrina sia per le nostre aziende presenti sia per quelle che ne trarranno comunque un
vantaggio. Inoltre, è stata molto importante, ai fini della visibilità, la partecipazione con la Fondazione Mont’e Prama, coniugando la promozione archeologica con le produzioni e la ricettività del Sinis”.
Ovviamente d’accordo gli operatori, rappresentati in questa occasione da Pierluigi Mele dell’Albergo diffuso Aquae Sinis, Carlo Amedeo Picconi dell’Hotel Sa Pedrera e Silvia Teresa Pellò dell’azienda Is Arenas Golf: “siamo grati al Gal per l’opportunità offertaci e torniamo a Paestum con grande entusiasmo. Le strutture ricettive della Penisola del Sinis propongono all’ospite curioso un’offerta turistica diversificata che spazia dal balneare al culturale, sportivo, esperienziale ed enogastronomico.
La partecipazione alla BTMA è volta a dare attrattività turistica al periodo primaverile ed autunnale con l’obbiettivo di allungare la stagione dando rilievo al patrimonio culturale locale. L’offerta turistica presentata ha suscitato grande interesse da parte del pubblico e dei tour operator nazionali ed internazionali. Sicuramente un’esperienza da ripetere anche nei prossimi anni”.
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico propone un fitto programma di incontri, con 120 eventi in calendario e 600 relatori. Tra questi, venerdì 3 novembre alle 16,30 quello organizzato dalla Fondazione Mont’e Prama dal titolo “La Fondazione Mont’e Prama e il Parco archeologico naturale del Sinis” e alle 18 quello curato ancora dalla Fondazione ma stavolta in collaborazione con il Gal dal titolo “ Alla scoperta del Sinis”.

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