Insegnanti di sostegno: la scuola sarda alle prese con problemi di organico

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Si riparte con un nuovo anno scolastico ed i problemi della scuola sono sempre gli stessi: la situazione è preoccupante sopratutto per le classi, gli alunni e le famiglie che necessitano del sostegno; circa 6000 sono i docenti specializzati necessari, mentre solo 1000 sono in servizio e possiedono i requisiti necessari; per il resto, ma solo parzialmente, si ricorre a supplenti senza titolo di specializzazione.

Questa è la denuncia del segretario regionale Flc Cgil Manuel Usai che, in una lettera inviata all’Assessore regionale all’Istruzione Andrea Biancareddu, ai rettori delle università di Cagliari e Sassari e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, sottolinea il continuo rimpallo di responsabilità su un problema ormai strutturale e chiede un intervento decisivo che porti alla formazione di almeno 2000 docenti nei prossimi due anni.

Miur e Università si rimpallano le responsabilità sull’inefficacia del sistema di formazione di docenti specializzati, la Regione stenta ad assumere un ruolo propulsivo su una tema di assoluta rilevanza per la società sarda – denuncia Manuel Usai ricordando che – l’unico intervento in materia è stato lo stanziamento di 250 mila euro fatto dalla giunta Pigliaru in scadenza di mandato per sostenere un piccolo innalzamento dei numeri dei partecipanti al corso nell’Università di Cagliari”.

Un intervento tardivo e non risolutivo; si pone inoltre il problema dell’insufficienza numerica e della carenza di formazione dei collaboratori scolastici delle scuole adibiti al supporto alla persona al quale si aggiunge il fatto che non in tutte le scuole è presente il personale Oss (previsto dalla legge 104/92) che le amministrazioni comunali dovrebbero fornire per il miglioramento dell’integrazione scolastica.

La Flc Cgil fa sapere che, a fronte dei 1000 docenti specializzati nel sostegno, l’organico di diritto (determinato dalle certificazioni presentate al momento delle iscrizioni) è di oltre 2800 cattedre mentre quello di fatto (determinato sulle esigenze reali durante l’anno scolastico) lo scorso anno ha superato le 5500. Eppure, nonostante la notevole richiesta di docenti di sostegno, il numero di ammessi ai corsi per la specializzazione è esiguo per le limitazioni poste dalle Università: nell’anno in corso ne verranno formati meno di 400.

Da qui l’appello della Flc: “Riteniamo indispensabile – ha detto il segretario regionale – che si proceda a stilare un piano biennale coordinato tra Miur, Regione e Università di Cagliari e Sassari per formare 1000 specializzati all’anno e programmare un concorso ordinario per la copertura integrale dell’organico di diritto”. Per raggiungere questi obiettivi la Cgil sarda e la Flc regionale hanno chiesto un incontro all’assessore all’Istruzione.

Alberto Porcu Zanda

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