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Israele è pronta a dichiarare l’intero paese una “zona rossa” a causa di un picco nei casi di Covid-19, limitando i movimenti delle persone a un raggio di 500 metri da casa e chiudendo tutte le attività non essenziali che servono i clienti di persona.
Il blocco radicale dovrebbe entrare in vigore il 18 settembre alle 6:00 ora locale, secondo quanto riportato da diversi media israeliani sabato. Il gabinetto israeliano dovrebbe approvare le nuove rigorose restrizioni alla circolazione delle persone e al commercio già domenica mattina, ha riferito Haaretz.
Sebbene le preoccupazioni per un’imminente “seconda ondata” del coronavirus, in particolare per quanto riguarda la sua possibile sovrapposizione con la comune influenza stagionale, siano aumentate e diversi paesi europei abbiano già segnalato un aumento dei casi, Israele diventa la prima nazione a tuffarsi di nuovo in una nazione blocco dopo che il precedente è stato eliminato gradualmente a maggio.
La bozza di risoluzione, preparata dal Ministero della Salute e visionata da Haaretz, interrompe o limita gravemente l’attività di tutte le attività che richiedono al personale di servire i clienti di persona per almeno due settimane. I residenti potranno ancora acquistare generi alimentari, con supermercati e negozi di alimentari esentati dal divieto. Esiste anche un’eccezione per i negozi di forniture mediche, comprese le farmacie, nonché per i negozi di telefoni cellulari e i servizi di riparazione. A tutti i bar e ristoranti sarà vietato servire i commensali all’interno, ma sarà consentito offrire la consegna e il cibo da asporto.
Quelle aziende, a cui sarà consentito operare in condizioni di blocco, dovranno limitare il numero di dipendenti al 30% oa 10 persone, a seconda di quale cifra è più alta. La stessa regola del 30 per cento si applicherà agli uffici governativi.
Fatta eccezione per i viaggi per ottenere le provviste necessarie o per lavorare, gli israeliani dovranno attenersi alla regola dei 500 metri, il che significa che non possono andare oltre dal loro luogo di residenza.
Forse le restrizioni più dure di tutte interesseranno le scuole che, secondo la proposta, chiuderanno i battenti già mercoledì di questa settimana. Gli alunni, che hanno appena iniziato il nuovo anno scolastico, dovrebbero passare all’apprendimento a distanza. La mossa probabilmente significherà solo un’altra vacanza per i bambini in età prescolare, con il Consiglio israeliano delle scuole materne che afferma che gli educatori sarebbero costretti a sospendere il processo di apprendimento. Le modifiche non interesseranno l’istruzione speciale e i convitti.
La mossa arriva dopo che la nazione ebraica ha riportato giovedì il più alto numero giornaliero di infezioni da Covid-19: 4.038 casi, dopo aver superato la soglia dei 4.000 per la prima volta mercoledì.
Attualmente, ci sono più di 33.000 casi attivi in Israele, di cui quasi 500 persone che sono in gravi condizioni. Più di 146.000 israeliani sono risultati positivi al virus dall’inizio dell’epidemia lì.
La nuova serie di misure restrittive deve essere svelata poiché il paese è ancora in difficoltà per il devastante impatto economico del primo blocco, che ha portato il tasso di disoccupazione a circa il 20% e gettato l’economia in recessione.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, attualmente indagato per corruzione, ha ricevuto un enorme respingimento per la sua risposta pasticciata alla pandemia e per accuse di corruzione di lunga data. Sabato notte circa 10.000 persone hanno colpito le strade di Gerusalemme per protestare contro il governo Netanyahu, mentre le manifestazioni antigovernative continuano per il 12 ° fine settimana consecutivo.
Le nuove restrizioni Covid-19 sono la prima fase di un piano in tre fasi, che prevede la graduale revoca delle misure non appena la situazione migliora.
fonte rt
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