IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori, Chiude il Festival del Turismo Responsabile. Appuntamento al 2024 

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E’ un piccolo esercito di migranti e viaggiatori con la passione per l’ambiente, visitano il mondo rispettando i popoli e i loro habitat, muovendosi e riconoscendosi come esseri naturali e sociali interconnessi, all’interno di un sistema dove non esistono massificazioni ma realtà locali che conoscono la genuinità dei rapporti e che sanno di non dover rinunciare a se stesse per essere accoglienti.

Si chiude con questo spirito la terza tappa ogliastrina di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori -Festival del Turismo Responsabile che ha coinvolto tre paesi: Lanusei, Villagrande Strisaili e Arzana.

IT.A.CÀ è un grande evento nazionale, che da 15 anni si tiene in tante regioni italiane contemporaneamente da maggio a novembre, declinando il tema 2023 “Tutta un’altra storia – Le comunità raccontano i territori, e la sua Tappa Ogliastra ha portato in uno dei luoghi più belli e autentici della Sardegna esperienze e dibattiti legati alla sostenibilità e all’ambiente, a dimostrazione ancora una volta che l’Isola non è fatta solo di spiagge, mare smeraldo e vacanze da vip ma che risponde ai temi della sensibilità ambientale, del rispetto per la natura e della visione del futuro.

Il festival deve a Bologna la sua origine, in Emilia infatti fonda le sue radici e il suo nome: il viaggio responsabile parte da casa e arriva a casa (ît a cà = sei a casa? in dialetto bolognese) ma riporta anche alla Itaca del mito di Ulisse. Locale e globale quindi perché il viaggio non sia solo come una semplice vacanza o un momento di svago, ma un’esperienza profonda, di conoscenza e scoperta del mondo, vicino e lontano da casa. Un modo di pensare che spinge gli organizzatori di tutta Italia a influenzare positivamente il comportamento del turista, promuovendo un mondo in cui le persone comprendono che le dinamiche economiche, la soddisfazione del viaggiatore e la protezione dei patrimoni naturali, sociali e culturali sono indissolubilmente connessi. Un luogo in cui il turismo non condanna, ma piuttosto lascia prosperare i territori locali e le persone che li abitano. 

Per 10 giorni per la Tappa OGLIASTRA gli ospiti provenienti da tutta Italia e dall’Europa si sono dati appuntamento per quasi 20 eventi organizzati.

Villagrande Strisaili ha ospitato gli eventi legati alla natura del suo Gennargentu, dal Selvaggio Verde, la visita alle sue bellezze naturali di Bau Mela e del Lago Bau Muggeris, i suoi siti archeologici di Sa Carcaredda e S’Arcu e Is Forros, i murales ma anche la vita al monte del pastore, la Food Forest per ridurre l’impronta ecologica dovuta ai viaggi e le ricette antiche come momenti di convivialità.

Arzana ha detto la sua con le sorprendenti esperienze nella natura del Gennargentu, la vita del pastore, la transumanza, l’elicriso, i nuraghi, le escursioni con le e-bike o a cavallo accompagnati da un’amministrazione comunale entusiasta che ha portato nuove energie al Festival.

Lanusei, quartier generale delle quattro conferenze ha fatto da punto di ritrovo sociale accompagnando i suoi ospiti a conoscere la storia con le visite al sito archeologico del Bosco Selene, la cittadina ha saputo accogliere relatori e pubblico con la maestria che sottolinea l’accoglienza tipica del turismo lento.

E così in un’epoca di interrogativi drammatici sulla sostenibilità del nostro modello di sviluppo e sull’impatto socio-economico ed ambientale dei nostri stili di vita, IT.A.CÀ ha saputo promuovere una nuova etica del turismo e proporre abitudini responsabili per muoverci e conoscere il pianeta adottando principi di giustizia sociale ed economica, nel rispetto dell’ambiente e delle culture.

La Tappa Ogliastra di IT.A.CÀ si è chiusa con la presentazione del velorail alla stazione di Lanusei, tra i binari hanno risuonato i brindisi degli ospiti mentre altre realtà in Italia stanno in queste ore avviando la loro edizione, altre ancora hanno chiuso in festa i loro eventi che si sono realizzati su una rete di oltre 700 appuntamenti locali che basano le loro attività su questi principi con l’obiettivo di coniugare la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini.

Anche la Tappa Ogliastra tornerà a lavoro insieme per garantire l’appuntamento al 2024 e ringrazia le amministrazioni comunali, i volontari, gli operatori, i giornalisti e i fotografi che hanno diffuso il messaggio di questa edizione.

Il festival è nato nel 2009 a Bologna, da YODA aps, NEXUS Emilia Romagna e COSPE Onlus. Negli anni ha creato una rete importante che oggi conta oltre 700 realtà̀ locali, nazionali e internazionali, coinvolgendo territori e regioni italiane. È il primo e unico Festival in Italia che si occupa di turismo responsabile e innovazione turistica in un’ottica sostenibile, per vivere i territori nel rispetto delle culture e dell’ambiente. Nel 2018 ottiene un riconoscimento importante per l’eccellenza e l’innovazione nel turismo da parte dell’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite). Ogni anno IT.A.CÀ invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni, per lanciare un’idea di turismo più̀ etico e rispettoso dell’ambiente e delle comunità. Un cammino unico in tanti territori diversi, per trasformare l‘incoming in becoming. Coniugando la sostenibilità̀ del turismo con il benessere dei cittadini. Il Festival si rivolge a: cittadini, studenti, organizzazioni no profit, aziende, agenzie viaggi, turisti, volontari, istituzioni ed enti locali, comunità̀ di immigrati, artisti e a chi vuole davvero conoscere cosa significa fare “turismo responsabile”.

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